Nel prosieguo dei controlli sull’intero territorio provinciale, i Carabinieri hanno continuato a sviluppare l’intensa attività di contrasto al lavoro nero, all’intermediazione illecita e allo sfruttamento della manodopera, soprattutto nel settore agricolo, principalmente per individuare eventuali lavoratori stagionali – non regolari – impegnati nella raccolta dei prodotti ortofrutticoli. Con il concorso dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di questo capoluogo, l’Arma ha sottoposto a verifica 8 imprese agricole e sono stati controllati 20 lavoratori, di cui ben 17 risultati “dipendenti in nero”, giungendo alla denuncia di 2 persone e alla contestazione di diversi illeciti amministrativi, per i quali sono state comminate sanzioni ammontanti a 75 mila euro. In particolare i Carabinieri: a Montesarchio hanno deferito in stato di libertà due fratelli, imprenditori agricoli, di 56 e 54anni, che impegnavano a lavorare per la raccolta stagionale dei pomodori complessivamente 10 lavoratori su 11, non assunti regolarmente, 8 dei quali di nazionalità del Mali e tra questi alcuni anche privi del permesso di soggiorno; a Castelvetere in Valfortore in contrada Campanaro un dipendente irregolare assunto presso un’azienda agricola; a Faicchio, in un’azienda agricola in contrada Marafi hanno trovato 3 rumeni impiegati “in nero”; ad Apice, la titolare di un’impresa agricola del tabacco veniva sanzionata per l’impiego irregolare di due rumeni; a Calvi, nel corso dei controlli hanno trovato un’azienda per la coltivazione e la lavorazione del tabacco che impiegava un extracomunitario “in nero”.

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