APICE – I Carabinieri della Compagnia di Benevento, che dopo una lunga attività di osservazione e controllo, avevano individuato l’area dove si nascondeva, hanno atteso che uno dei familiari gli portasse la cena per individuare esattamente il casolare dove aveva trovato rifugio, situato in contrada San Martino in zona impervia caratterizzato dalla presenza di numerosi anfratti naturali e vecchi ruderi abbandonati. Individuato il posto, le sei pattuglie dei militari della compagnia si sono posizionate a distanza per coprire le possibili vie di fuga e una squadra ha effettuato l’avvicinamento all’obiettivo attraverso le campagne ed il bosco adiacente.

L’azione di quest’ìultimi è stata fulminea tanto da sorprendere il ricercato sulla soglia dell’edificio, costringendolo a venire allo scoperto, pur tuttavia lo stesso ingaggiava con quei militari una violenta colluttazione cercando di guadagnarsi la fuga attraverso il bosco adiacente, ove però altri militari erano lì appostati e dopo un serrato inseguimento riuscivano a bloccare l’uomo. Si tratta di Mario De Pasquale, classe 1970, originario di San Martino Valle Caudina, da qualche tempo residente nel Sannio, già noto alle forze dell’ordine per numerosi precedenti tra cui una condanna per omicidio perpetrato risalente al 1991, una lunga serie di crimini violenti tra cui sequestro di persona, rapina e resistenza aggravata a P.U., e sottoposto alla misura di sicurezza presso il carcere di Sulmona, perché considerato elemento pericoloso per la Sicurezza Pubblica e dichiarato delinquente abituale dall’Autorità Giudiziaria. In particolare, si ricorda l’episodio, avvenuto a Castelpoto il 14 novembre 2008, per un sequestro di persona a scopo di rapina in abitazione ai danni di un’anziano, sorpreso nel sonno e minacciato da due persone uno armato di pistola e l’altra di ascia, per il quale, insieme al fratello Massimo, il giorno dopo, venne tratto in arresto dai Carabinieri della stessa Compagnia di Benevento, poiché ritenuto responsabile dell’efferato delitto. Visto il profilo criminale del ricercato, non si esclude che lo stesso DE PASQUALE, al fine di proseguire la propria latitanza, potesse mettere in atto altri crimini violenti nella zona. Nel corso della cattura del latitante avvenuta nella serata di ieri, tre militari dell’Arma aggrediti dall’uomo, riportavano alcune lesioni escoriazioni e contusioni, non gravi, che venivano giudicate dai medici con prognosi di alcuni giorni. De Pasquale, pertanto, veniva dichiarato in arresto, oltre che per il reato di evasione, anche per lesioni e resistenza a P.U. e tradotto presso la locale Casa Circondariale a disposizione dell’Autorita Giudiziaria che ha disposto il Giudizio per Direttissima nella giornata odierna, mentre nello stesso contesto operativo il fratello, che lo stava aiutando nella latitanza, veniva denunciato in stato di libertà per favoreggiamento personale.

 

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