BENEVENTO – A Benevento, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Benevento, questo pomeriggio hanno tratto in arresto per lesioni, violenza e resistenza a P.U. tre persone di Benevento: Gabriele Sorice 30enne, già noto alle Forze di Polizia; Michele Luongo 45enne, venditore ambulante, anche’egli noto alle Forze di Polizia e Benito Zeoli, 27enne, operaio edile. I tre, infatti, dopo avere consumato delle birre presso il bar ubicato nell’area di servizio AGIP, in via Napoli, al rione Libertà di questo capoluogo, venivano a diverbio con il gestore per futili motivi.

Nel frattempo interveniva una pattuglia dei Carabinieri del Radiomobile, alla quale era stato richiesto, tramite il 112, l’intervento per sedare la lite. Giunti sul posto, i militari, durante le operazioni di controllo ed identificazione venivano fatti segno dapprima verbalmente e con veemenza da parte dei tre arrestati che, successivamente, passavano alle vie di fatto nei loro confronti per eludere i controlli. A tanto si rendeva necessario l’intervento di rinforzi di altre autoradio dell’Arma che convergevano sul posto unitamente ad alcune pattuglie della Squadra Volanti della locale Questura, che collaboravano sinergicamente alle operazioni di accompagnamento dei tre presso il Comando Provinciale per le successive incombenze. Nello stesso contesto operativo si appurava altresì che due di loro (Luongo e Sorice) risultavano positivi ai tests etilometrici e, che addosso al Sorice, venivano rinvenuti e sequestrati gr. 3 circa di cocaina, e, pertanto denunciato alla Procura della Repubblica per detenzione di sostanze stupefacenti. Entrambi i militari aggrediti riportavano lesioni e escoriazioni varie al viso e sul corpo e, pertanto, venivano accompagnati presso il locale Pronto Soccorso dell’ospedale “G. Rummo” ove venivano giudicati rispettivamente con prognosi di giorni 20 e 10 s.c.. I tre, dopo le formalità di rito, su disposizione della stessa Autorità Giudiziaria venivano sottoposti alla misura restrittiva degli arresti domiciliari, e, quindi, accompagnati presso i rispettivi domicili. Sono tuttora in corso ulteriori riscontri ed accertamenti che potrebbero portare ad ulteriori risultati investigativi.

 

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