Sono complessivamente 26 i provvedimenti restrittivi destinati a soggetti in Italia e negli Stati Uniti nell’ambito del blitz congiunto tra Polizia e Fbi. Otto sono destinati a persone residenti negli Stati Uniti, dove si trova un team di funzionari del Servizio centrale operativo della Polizia, mentre 18 riguardano soggetti in Italia, dove stanno operando anche uomini dell’Fbi. Oltre 40 le persone indagate. L’indagine che ha portato al blitz di oggi nasce due anni fa grazie alla collaborazione tra la polizia italiana e le autorità americane, resa possibile dal protocollo tra Italia e Stati Uniti in base al quale è previsto lo scambio di investigatori esperti nella lotta alle organizzazioni mafiose.
Secondo gli inquirenti, l’organizzazione puntava all’apertura di un nuovo canale per il traffico di droga e il riciclaggio. L’operazione – sotto il coordinamento del procuratore di Reggio Federico Cafiero De Raho, dall’aggiunto Nicola Gratteri e del pm Paolo Sirleo per l’Italia, e dell’Eastern District di New York per gli Usa – ha visto l’impiego di agenti sotto copertura dello Sco e dell’Fbi, che hanno consentito di sequestrare oltre otto chili di droga a New York e Reggio Calabria. Per la polizia, i profili internazionali dell’inchiesta sono stati curati dalla Direzione centrale per i servizi antidroga e dal Servizio cooperazione internazionale di Polizia. Sono sei le persone arrestate nel Sannio dagli agenti della Squadra Mobile di Benevento per associazione a delinquere di stampo mafioso finalizzato al traffico internazionale di stupefacenti nell’ambito dell’inchiesta della Polizia di Stato e dell’Fbi. Nel Sannio i malavitosi della ‘ndrangheta avevano avviato ‘contatti’ per creare un’organizzazione autonoma in ambito locale dedita allo spaccio.