Nella prima mattinata odierna i Carabinieri della Stazione di Baselice, coadiuvati dai colleghi di San Giorgio la Molara, hanno dato esecuzione ad una misura cautelare dell’obbligo di dimora nel Comune di San Giorgio la Molara, emessa dal GIP del Tribunale di Benevento, nei confronti di una quarantaseienne del luogo.
La donna è accusata di Stalking nei confronti di una sua ex collega, un’infermiera con cui aveva lavorato per un periodo di tempo in un centro di assistenza anziani ubicato a Molinara. I normali rapporti fra colleghi, nel corso di poco tempo sono degenerati, per la donna sottoposta oggi all’obbligo di non potersi allontanare dai confini del Comune di San Giorgio, in un particolare attaccamento nei confronti della collega, fino a sfociare in una vera e propria ossessione. Nell’ufficio si era giunti al punto che gli altri colleghi non potevano più nemmeno parlare con la vittima, perché se le rivolgevano la parola venivano immediatamente aggrediti verbalmente, ed in alcuni casi anche minacciati pesantemente, dalla donna. Nell’inverno di due anni fa la situazione era talmente degenerata che fu necessario un intervento sul luogo di lavoro dei Carabinieri di San Marco dei Cavoti, per sedare gli animi, e a seguito di tale episodio la donna fu trasferita in un’altra sede. Ma il calvario per la vittima era appena iniziato, in quanto, immediatamente dopo, la “stalker”, tutt’altro che rassegnata, cominciò a farle telefonate, a pedinarla, a seguirla in macchina, con atteggiamenti decisamente preoccupanti. Fino a quando, pochi mesi dopo, durante l’estate, mentre l’infermiera tornava dal lavoro, si ritrovò davanti la sua “stalker”, che le sbarrò la strada con l’auto e cominciò a picchiare con i pugni sui vetri e sul cofano della sua macchina, ingiuriandola e intimandole di scendere. La vittima, impauritissima, chiamò immediatamente i Carabinieri, e solo quel gesto fu in grado di far desistere l’aggressore dalla sua furia, e a farla allontanare. Successivamente, continuò a farle telefonata intimidatorie e diffamatorie, sia sul proprio cellulare che sul telefono di casa. In tali circostanze la “stalker” parlava sia con il marito che con la figlia minorenne dell’infermiera, paventando presunte relazioni extra-coniugali intrattenute dalla vittima. Ancora agli inizi dell’estate dell’anno in corso i comportamenti persecutori continuavano, ragion per cui il GIP del Tribunale di Benevento ha emesso una misura cautelare atta a scongiurarli, richiesta in atti ed eseguita dagli stessi Carabinieri operanti, in quanto la vittima risiede in Baselice. Nell’ordinanza si evidenzia come i comportamenti tenuti dalla “stalker” abbiano provocato un perdurante e grave stato d’ansia e di paura, oltre ad ingenerare un fondato timore anche per l’incolumità fisica della persona offesa, costretta, per comprensibili ragioni di prudenza, a cambiare le sua abitudini di vita. Adesso si spera che la misura cautelare appena eseguita possa risolvere la questione, quanto meno nel senso di evitare che la vittima sia fisicamente raggiunta dalle morbose attenzioni della sua ex collega, che dovrà rispondere dei reati di atti persecutori e diffamazione.