L’uomo senza fissa dimora 30enne accoltellato 3 giorni fa da un 18enne di Arienzo si aggirava a piedi nudi lungo la strada statale Appia. Il ragazzo insospettito avrebbe chiesto cosa stesse facendo da quelle parti. E avrebbe così ricevuto dal clochard due schiaffi in faccia. Da lì la reazione di colpirlo con un coltello a serramanico che stava utilizzando per mangiare la carne. Ha ammesso le proprie responsabilità il ragazzo che è stato arrestato per il tentato omicidio del senza fissa dimora genovese avvenuto a Forchia. Il 18enne ha detto anche al gip di non aver mai avuto l’intenzione di ucciderlo. Sono le due del mattino del 14 agosto, quando il 30enne genovese, come raccontano alcuni testimoni, passa davanti a una paninoteca-macelleria blaterando qualcosa. Il ragazzo va verso di lui e, spiazzato dalla reazione violenta, lo colpisce al torace, sotto al braccio. Il clochard se ne va e viene ritrovato, poco dopo, in una pozza di sangue in un’area di servizio di Forchia. Ai sanitari che lo soccorrono per trasportarlo in ospedale, dove è stato poi operato, dice di essersi ferito da solo durante una caduta.
Ma i carabinieri di Montesarchio ricostruiscono una dinamica differente dei fatti visionando i filmati delle telecamere poste a videosorveglianza del negozio di proprietà di un 51enne di Forchia, l’altra persona coinvolta nella vicenda. Per quest’ultimo, agli arresti domiciliari, il gip ha disposto l’obbligo di dimora. L’uomo è accusato di favoreggiamento personale per aver coperto le macchie di sangue lasciate dal clochard sulla strada mentre si allontanava. Per il 18enne, confermato il fermo, sono stati ordinati gli arresti domiciliari. Intanto, ieri, gli inquirenti hanno ascoltato, in ospedale, anche il 30enne senza fissa dimora che ha ammesso di essere stato accoltellato.