Ammonta a circa venti milioni di euro la somma spesa dalla Asl di Benevento dal 2007 ad oggi per le consulenze legali. E’ quanto trapela da fonti investigative all’indomani del nuovo sequestro di documenti, richiesto dal sostituto procuratore Giovanni Tartaglia Polcini e autorizzato dal gip del Tribunale di Benevento Flavio Cusani, presso gli uffici affari legali dell’azienda sanitaria sannita, la cui gestione è finita nell’inchiesta della Procura di Benevento. Sono centinaia le consulenze affidate dall’azienda sanitaria sannita ad avvocati esterni, pratiche che ora sono al vaglio del pool di sostituti (composto da Tartaglia Polcini, Nicoletta Giammarino e Flavia Felaco), istituito dal procuratore di Benevento Giuseppe Maddalena.

Gli inquirenti – sempre secondo quanto si è appreso – concentreranno la loro attenzione su tale documentazione fino al prossimo 18 febbraio, quando tornerà ad essere interrogato Felice Pisapia, l’ex direttore amministrativo della Asl, già indagato per truffa e peculato e sottoposto a obbligo di dimora, e sul quale da ieri pende una nuova accusa. Il lavoro della procura si è potenziato soprattutto dopo la denuncia presentata dal direttore generale della Asl, Michele Rossi (a sua volta indagato), presentata durante l’interrogatorio di martedi scorso, e dopo l’incontro di Pisapia con gli inquirenti durante il quale l’ex direttore amministrativo della Asl ha depositato altri 50 file di registrazioni, in cui comparirebbe ancora l’ex ministro Nunzia De Girolamo.

 

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