BENEVENTO – I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Benevento, nell’ambito dell’azione di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti, nella tarda serata di ieri, hanno iniziato un’operazione che si è protratta nel corso della notte, per i quali sono stati fermati e “attenzionati” anche alcuni acquirenti di stupefacenti e che ha portato all’arresto in flagranza di reato dello spacciatore, Vittorio Izzo, 54 enne beneventano, soprannominato “Il cantante”,
già noto alle forze dell’ordine, per reati specifici. In passato, lo stesso era stato sottoposto alla misura della Sorveglianza Speciale, e nel 2001, insieme ad altre 25 persone era stato arrestato dai Carabinieri di Benevento, perché raggiunto da ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale D.D.A. di Napoli per associazione a delinquere finalizzata allo spaccio e al traffico di sostanze stupefacenti, nell’ambito dell’operazione denominata “Sanremo”.
Nel corso di specifici servizi antidroga, i Carabinieri, infatti, sono rimasti insospettiti dello strano movimento di alcune persone, anche della “Benevento Bene”, acquirenti dello stupefacente, e pertanto tenevano sotto controllo la zona di interesse in viale Mellusi, ove sorprendevano IZZO Vittorio, nei pressi della sua abitazione. Pertanto, si dava corso all’operazione di polizia giudiziaria procedendo alla successiva perquisizione domiciliare, che ha consentito ai militari, infatti, di rinvenire circa 29 grammi di cocaina, più altre 9 dosi della stessa sostanza, già pronte per lo spaccio, per un peso di 6 grammi circa e tutto il materiale, buste in cellophane e circa 80 grammi di sostanza usata per il taglio dello stupefacente.
Inoltre, è stato rinvenuto anche il bilancino elettronico di precisione utilizzato per pesare la cocaina e la somma di 210 euro in banconote di vario taglio, verosimilmente provento dell’attività di spaccio.
Per il predetto, quindi, sono scattate le manette con l’imputazione di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e, dopo le formalità di rito, è stato associato presso la Casa Circondariale di Capodimonte, a disposizione del Sostituto Procuratore di turno, informato dell’operazione dai Carabinieri.