CASTELPOTO – Un’ ’iniezione di fiducia: questa, la sintesi delle espressioni di ringraziamento che il titolare di un’azienda zootecnica con sede in Castelpoto ha manifestato con soddisfazione e gioia ai Militari dell’Arma di Vitulano allorquando è stato contattato per il “riconoscimento” e la successiva restituzione di n. 4 maialini, per un controvalore pari a 2mila euro. Si tratta di una parte (in totale erano 20) della refurtiva che, nel 2012, lo sfortunato imprenditore si è visto sottrarre da ignoti nel corso dei mesi: il che aveva gettato l’uomo nello sconforto e nel proposito di porre termine alla propria attività.

Sentimenti che i Militari, nel raccogliere le singole denunce, avevano ben percepito e che, probabilmente, li hanno indotti a non mollare, ad intensificare, cioè, la tradizionale attività info-investigativa sul territorio. Tenacia che li ha indotto a “battere” tutti gli allevamenti delle valli Vitulanese e Caudina, sino all’odierno ritrovamento, proprio nel territorio di Montesarchio, di 4 maialini, “riconosciuti” dal proprietario in virtù di uno specifico contrassegno distintivo con cui è solito siglare i suoi animali. Dunque, sono 2 gli allevatori deferiti in stato di libertà, P.F., 48enne pregiudicato e C.M., 43enne, incensurata, entrambe operanti in Montesarchio: non riuscendo a dimostrare la legittima provenienza dei maialini, dovranno rispondere del reato di ricettazione.

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