Una maxi bandiera tricolore che copre tutta la sala strapiena, con persone costrette a seguire la convention dall’esterno sui maxi-schermi. Cori incessanti per Silvio Berlusconi che conclude la due giorni di convention di Forza Italia a Napoli.
Ed è sulla sua città di adozione, “sono un napoletano nato a Milano” – dice, che il Cavaliere dedica i suoi pensieri durante il suo intervento prima di commuoversi ricordando sua mamma Rosa e i tempi in cui decise di scendere in politica. «Dobbiamo prendere atto della realtà di Napoli – dice tornando al suo luogo prediletto – una città con molti rilevanti problemi. Città in cui ci siamo misurati negli anni con i nostri governi. Ricordo di aver ripulito le strade da tonnellate di rifiuti a causa della sinistra e del suo pseudo ecologismo. Con il nostro impegno in pochi giorni Napoli e la Campania hanno ritrovato il perduto decoro. Io mi posso fregiare di aver portato la raccolta differenziata a Napoli dal 14 al 50 per cento e indicai tre siti per costruire i termovalorizzatori. Non è stato fatto». Continua poi il leader di Fi sui problemi della città. «Non è stato fatto nulla – ha spiegato – per lavoro e povertà. Tanti giovani in fuga all’estero. Una fuga di cervelli che è un’umiliazione per tutti noi». Un non scontato omaggio, poi, per Mara Carfagna, dopo le fibrillazioni di cui si parla da tempo all’interno del partito berlusconiano. L’ex premier riconosce il grande lavoro svolto dal suo ministro per il Sud. «Tra le opportunità che la crisi pandemica ci lascia c’è il Pnrr, soldi che possiamo spendere grazie ad un governo di unità nazionale che Forza Italia ha sostenuto e sostiene. E che ha poi l’onore di avere le deleghe per il Mezzogiorno. Se il 40% delle risorse del Pnrr andranno al Sud lo dobbiamo all’impegno del ministro Mara Carfagna».