Ben cinque telefoni cellulari perfettamente funzionanti e due penne Usb sono stati sequestrati, all’alba, nella Casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere dal personale di Polizia Penitenziaria. A dare la notizia è Donato Capece, segretario generale del Sindacato autonomo polizia penitenziaria Sappe: “Questa mattina all’alba gli uomini della Polizia Penitenziaria hanno esaminato e perquisito ogni anfratto della sezione detentiva Tamigi del carcere trovando ben cinque telefoni cellulari, perfettamente funzionanti, e due penne Usb. La pur significativa carenza organica del penitenziario sammaritano viene colmata dalla grande professionalità degli uomini e delle donne della Polizia Penitenziaria, che hanno posto in essere questa operazione di polizia che ha portato frutti, assicurando alla legge la punibilità dei reclusi che continuano a commettere reati anche nelle condizioni di detenzione”. “Il rinvenimento è avvenuto – prosegue – grazie all’attenzione, allo scrupolo e alla professionalità di personale di Polizia Penitenziaria in servizio, che aveva notato ieri l’illecito e sospetto sorvolo di droni sul carcere. Sulla questione relativa all’utilizzo abusivo di telefoni cellulari e di altra strumentazione tecnologica che può permettere comunicazioni non consentite è ormai indifferibile adottare tutti quegli interventi che mettano in grado la Polizia Penitenziaria di contrastare la rapida innovazione tecnologica e la continua miniaturizzazione degli apparecchi, che risultano sempre meno rilevabili con i normali strumenti di controllo”.