“I diritti dei cittadini-consumatori sono inalienabili, anche di fronte a un colosso delle telecomunicazioni. Questa sentenza condanna Wind al risarcimento morale nei confronti di un utente che non era riuscito ad essere tutelato nemmeno attraverso l’ipotesi di soluzione della controversia tentata ai sensi delle vigenti norme. C’è voluto, alla fine, il dibattimento innanzi al Giudice di Pace di Santa Maria Capua Vetere, Claudio Mastroianni, che ha riconosciuto come sia stato leso da parte di Wind l’obbligo di correttezza e buonafede che ha prodotto un indubbio pregiudizio per il ricorrente”.

Così Alessandro Tartaglione, presidente provinciale dell’Adoc di Caserta, commenta l’esito di una vertenza che l’associazione ha curato per conto di un cittadino casertano, grazie all’operato degli avvocati Annalisa Di Giovanni e Davide Panucci.

 

Tutti i guai per l’utente Wind erano nati dopo essere passato da questa società ad altro gestore. La Wind, però, continuava ad inviargli fatture non dovute. A quel punto, dopo gli iniziali reclami, l’utente, stufo di essere vessato da continue fatturazioni, decideva di adire le vie giudiziarie. Il dibattimento evidenziava l’ammissione del fatto da parte della società, che anzi provvedeva allo storno delle fatture emesse. Il Giudice Mastroianni, alla fine, condannava la Wind Telecomunicazioni spa al risarcimento morale del ricorrente con il pagamento di 500 euro, oltre che alle spese di giudizio.

 

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