CASERTA – Gli uomini e le donne del contingente italiano, su base della brigata bersaglieri “Garibaldi” di Caserta, sono costantemente sotto attacco degli “insurgents afghani”, ma i militari mantengono un livello di allerta massimo che consente di ridurre, per quanto possibile, eventuali danni maggiori. Nella tarda serata di giovedì scorso, il Sergente Silvestro Vanore di San Marco Evangelista, il caporal maggiore capo Pasquale Mele di Orta di Atella e il caporal maggiore capo Egidio Cervino di San Felice a Cancello, tutti dell’8° Reggimento bersaglieri di Caserta sono rimasti feriti nello scoppio di alcuni ordigni esplosivi. L’attacco è accaduto alle ore 23.30 locali di giovedì (in Italia erano le ore 21.00).
L’attacco era diretto ad un convoglio della Task Force North, su base dell’8° Reggimento bersaglieri di Caserta, comandato dal Colonnello Massimiliano Sforza, mentre muoveva in rinforzo ad un’unità dell’esercito americano rimasta bloccata in seguito ad un incidente. Mentre correvano in soccorso degli alleati americani, il convoglio è rimasto coinvolto in una esplosione causata da due ordigni improvvisati (IED- Improvised Explosive Device), a seguito delle quali due bersaglieri del “Grande Ottavo” sono rimasti feriti ed un terzo contuso. Il convoglio è stato fatto anche segno con colpi d’arma automatica (i micidiali fucili mitragliatori Kalashnikov, di fabbricazione russa), ai quali è seguita l’immediata reazione dei bersaglieri decisa ed immediata, così come previsto dalle regole d’ingaggio che i militari del contingente italiano seguono alla lettera. L’evento è avvenuto a circa a 9 km a nord della FOB (Forward Operative Base) COLUMBUS , nell’area di BALA MOURGHAB, settore di responsabilità Italiana. “I bersaglieri feriti” – ha affermato il Tenente Colonnello Francesco Tirino, portavoce del contingente italiano, che, fra poco più di un mese sarà di ritorno a Caserta – “che sono comunque rimasti sempre coscienti, hanno ricevuto le prime cure sul posto e quindi trasferiti in elicottero presso il Role 2 di Bala Mourghab, l’ospedale da campo avanzato, dove sono tuttora sotto trattamento medico ma non sono in pericolo di vita. Si trova, invece, ancora ricoverato a titolo precauzionale anche il militare contuso. Sono stati gli stessi militari” – ha aggiunto Tirino – “che hanno informato personalmente i propri familiari. L’area è stata posta in sicurezza, anche con l’impiego di elicotteri d’attacco A129 Mangusta”. Al Generale di brigata Luigi Chiapperini, in patria comandante della “Garibaldi”, e ad Herat guida il contingente italiano, sono giunti gli auguri di pronta guarigione ai tre militari e la solidarietà a tutto il contingente, da parte del Sindaco di Caserta, Pio Del Gaudio. “Al generale Luigi Chiapperini ed a tutti i militari della Brigata Bersaglieri Garibaldi” – si legge in una nota diffusa dal primo cittadino casertano – “va la mia personale solidarietà e quella dell’intera Amministrazione per l’attentato che ha colpito i militari in Afghanistan. A loro va il nostro affettuoso saluto, nel pieno riconoscimento della missione cui adempiono i militari di stanza a Caserta, con l’auspicio che presto l’intera Città possa riabbracciare i soldati cui ci lega un tradizionale e significativo rapporto”. Il Regional Command West, che è comandato dal generale Chiapperini, consta complessivamente di 8.000 militari, di cui 4.000 italiani delle altre Forze Armate. Il Regional Command West (Rc-W), la zona sotto la responsabilità italiana, è un’ampia regione dell’Afghanistan occidentale, grande quanto il Nord Italia, che si estende sulle quattro province di Herat, Badghis, Ghowr e Farah. Fanno parte del contingente italiano il 1° Reggimento Bersaglieri di Cosenza comandato dal Colonnello Luciano Carlozzo, l’8° Reggimento Bersaglieri di Caserta guidato dal Colonnello Massimiliano Sforza; il 19° Reggimento Guide comandato di Persano dal Colonnello Francesco Paolo D’Ianni; il 21° Reggimento Genio Guastatori di Caserta condotto dal Colonnello Giampaolo Mirra; l’8° Reggimento Artiglieria comandante Colonnello Francesco Principe; l’82° Reggimento fanteria “Torino” comandante Colonnello Fernando Paglialunga, ed una compagnia “Freccia” del 9° Reggimento fanteria “Bari”, quest’ultimo è l’unico reggimento che non fa parte della Garibaldi ma della Brigata “Pinerolo” ed è l’unico reparto dotato dei “Freccia”. L’Italia è inserita in una Forza multinazionale International Security Assistance Force (ISAF) che, dal 2003, è sotto il comando della NATO. Siamo in Afghanistan a sostegno della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 386 del 20 dicembre 2001, con il compito di sostenere il Governo afgano nello svolgimento delle attività di sviluppo e consolidamento delle istituzioni locali affinché lo Stato dell’Afghanistan diventi stabile e sicuro e non sia più un rifugio sicuro per il terrorismo internazionale e forniamo assistenza umanitaria alla popolazione.
Nunzio De Pinto