La Squadra Mobile di Caserta ed il Corpo Forestale del Comando provinciale di Napoli stanno eseguendo tra Castel Volturno e Villa Literno un decreto di sequestro preventivo di vaste aree, trasformate negli anni scorsi in discariche abusive, nelle quali sarebbero state sversate rifiuti speciali, pericolosi e tossici.

Si tratterebbe di inerti e materiali di risulta dell’edilizia e di sostanze nocive, tra cui amianto polverizzato, provenienti dalla bonifica Italsider di Bagnoli.

Il provvedimento è stato adottato dal Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea, che coordina le indagini. Ai responsabili dello sversamento del materiale, secondo quanto sottolineano alla Questura di Caserta, vengono contestati i reati di disastro ambientale, traffico illecito organizzato di rifiuti ed esercizio abusivo di trasporto e smaltimento di rifiuti pericolosi e speciali. Reati aggravati, secondo l’accusa, dal fine di agevolare le organizzazioni camorristiche attive nel casertano, anche in relazione al possibile coinvolgimento di imprese e persone contigue al clan dei Casalesi, che negli anni scorsi hanno realizzato ingenti guadagni connessi all’illecito smaltimento di rifiuti speciali e pericolosi nell’agro aversano e sul litorale casertano. Sono in corso indagini per identificare i responsabili dell’illecito traffico di rifiuti.

AMBIENTE:AMIANTO Il decreto di sequestro di tre vaste aree tra Castel Volturno e Villa Literno da agenti della Squadra Mobile di Caserta e da guardie del Corpo Forestale del comando provinciale di Napoli, alla presenza anche di tecnici dell’Arpac, è stato emesso su richiesta della Procura Antimafia di Napoli, a conclusione di indagini e riscontri effettuati a seguito delle dichiarazioni rese da Tammaro Diana, appartenente ad una famiglia di imprenditori della grande distribuzione operante sul litorale domiziano. L’uomo, da qualche tempo collaboratore di giustizia, fu arrestato nel novembre scorso con l’accusa di associazione mafiosa, in quanto ritenuto organico alla fazione del clan dei casalesi,ritenuta guidata da Francesco Bidognetti, detto ‘Cicciotte e mezanotte’, nonché contitolare di un importante centro commerciale a Castelvolturno, sottoposto a sequestro preventivo. “Tammaro Diana – spiegato il procuratore aggiunto di Napoli, Federico Cafiero de Raho – ha fornito anche rilevanti informazioni sulle diffuse attività di illecito smaltimento di rifiuti condotte nell’area domiziana da imprenditori e persone contigue al clan dei Casalesi, fornendo precise indicazioni su almeno tre siti sequestrati, ove sarebbero stati seppelliti ingenti quantitativi di rifiuti pericolosi e nocivi, provenienti anche dalle opere di bonifica dell’Italsider di Bagnoli. Il provvedimento cautelare – sottolinea Cafiero de Raho – éfinalizzato alla esecuzione dei necessari accertamenti tecnici per verificare l’effettiva presenza, i quantitativi e la natura dei rifiuti occultati nei siti sequestrati, nonché individuare i responsabili delle illecite attività”.

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