CASERTA – Si terrà domani nel carcere di Santa Maria Capua Vetere l’udienza di convalida del fermo di Carmine Schiavone terzogenito del boss Francesco Sandokan Schiavone arrestato ieri notte ad Aversa dai carabinieri con l’accusa di tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso.
Per gli inquirenti, 30 anni, è ‘Carminotto o staffone’ il reggente di tutta la ‘federazione’ Casalese, ruolo rivestito già in tandem con il fratello maggiore Nicola, almeno fino all’arresto di quest’ultimo nel 2010, quindi con gli altri due fratelli Emanuele Libero e Ivanhoe, anch’essi arrestati (nel maggio 2011, ndr) perché coinvolti nel racket dei gadget pubblicitari imposti con metodo mafioso ai commercianti dell’agro-aversano. Il comandante dell’Arma a Casal di Principe Michele Centola, che ieri ha coordinato l’operazione che ha portato alla cattura di Schiavone, auspicando dopo il fermo una maggiore collaborazione da parte di imprenditori e commercianti, ha intensificato oggi i servizi di controllo su strada non solo nel paese fortino della famiglia di Sandokan, ma anche nei comuni confinanti di San Cipriano d’Aversa e Casapesenna, storiche roccaforti dei clan Iovine e Zagaria.