Dal 2012 al mese di giugno 2014 è diminuita costantemente la percentuale di costa non balneabile della Provincia di Caserta. Ne dà notizia la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere con una nota a firma del capo dell’ufficio Corrado Lembo, nella quale si riportano i dati raccolti dall’Arpa Campania. Oggi nel Casertano, su quasi 38 km (37,969 km, ndr) di costa adibita alla balneazione – in totale il litorale è lungo 44 km ma circa 7 km nei pressi delle foci dei fiumi sono oggetto di divieto permanente – appena il 4% è interdetto ai bagnanti, ovvero un chilometro e mezzo di litorale; lo scorso anno erano poco più di due chilometri e mezzo (2,640 km, ndr), nel 2012 oltre quattro chilometri (4,214 km, ndr). Per Lembo tali risultati sono “il frutto di una sinergica azione di tutte le istituzioni che hanno sottoscritto il ‘Protocollo di Salvaguardia Ambientale della Provincia di Caserta’ (siglato il 25 gennaio 2011, ndr) ed hanno partecipato con impegno alla successiva azione di risanamento attivata da questo ufficio che costituisce l’obiettivo primario del protocollo”. Il capo dei pm di Santa Maria Capua Vetere invita “la cittadinanza a segnalare eventuali ulteriori criticità; l’efficacia dell’azione di risanamento ambientale dipende in larga misura dalla partecipe vigilanza di tutti i cittadini consapevoli di assumere, soprattutto in questo momento storico – conclude Lembo – il ruolo di sentinelle della legalità ambientale”.












