“Entro fine anno due aule del tribunale di Napoli Nord saranno dotate di video-conferenza in modo da poter celebrare ad Aversa i processi di criminalità organizzata che oggi si devono fare a Napoli per la mancanza dell’impianto per il collegamento con imputati o testimoni non presenti”. É quanto ha annunciato il presidente del Tribunale di Napoli Nord, che ha sede ad Aversa (Caserta), Elisabetta Garzo, durante l’incontro per la firma del protocollo d’intesa tra Procura di Napoli Nord e Anac. Alcuni importanti processi per cui è competente il tribunale aversano, come quella nato dall’inchiesta della Dda di Napoli cosiddetta “Medea” sulle infiltrazioni della fazione Zagaria del clan dei Casalesi negli appalti della Regione e di enti locali, vengono celebrati a Napoli per mancanza di un’aula bunker e di video-conferenza. La Garzo parla anche “della carenza di personale amministrativo che spesso non permette di dare le risposte che vorremmo ai cittadini”, e rivolgendosi agli esponenti del Csm presenti, chiede “un ulteriore sforzo nel rafforzamenti di risorse umani e mezzi perché solo l’ufficio del giudice di pace di Napoli Nord, inaugurato pochi giorni fa, è grande come un tribunale del centro-Italia”.


 

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