Nella mattinata odierna, all’esito di un’articolata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli – Direzione Distrettuale Antimafia, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Casal di Principe hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dall’Ufficio GIP presso il Tribunale di Napoli, nei confronti di Giordano Arbolino, gravemente indiziato di associazione per delinquere di stampo mafioso ed intestazione fittizia di beni commessa per agevolare il clan dei Casalesi. È stato altresì notificato avviso di conclusione delle indagini preliminari nei confronti di altri 3 indagati, Ioseph Danilo Iacoviello, Alessandro Gigante e Antonio Esposito, gravemente indiziati in concorso tra loro, di impiego di denaro, beni e utilità di provenienza illecita con l’aggravante del metodo mafioso ed intestazione fittizia di beni commessi con il metodo mafioso e per agevolare il clan camorristico. Secondo quanto ritenuto dal GIP, Arbolino, esponente del “Clan dei casalesi – fazione Schiavone”, avrebbe, per conto e nell’interesse della predetta organizzazione criminale, commesso numerose estorsioni ai danni di esercenti commerciali della Provincia di Caserta, nonché reimpiegato i proventi derivanti dai traffici illeciti del clan in attività economiche e di ristorazione, avvalendosi del contributo di compiacenti “prestanome”.Nel corso dell’odierna perquisizione domiciliare effettuata presso l’abitazione di Arbolino, veniva rinvenuta, interrata in un vaso, una pistola beretta 84f cal. 9 corto, provento di furto commesso a Napoli, completa di caricatore contenente un colpo cal. 9 corto. Arbolino era stato già tratto in arresto dalla medesima Polizia Giudiziaria nell’agosto 2013 poiché trovato in possesso di una pistola cal. 7,75, completa di caricatore contenente due cartucce, detenuta illegalmente per conto del clan.