Aziende commissariate da Prefettura, Iavazzi ottimista: contestazioni deboli

Ieri la Prefettura di Caserta ha disposto il commissariamento delle aziende operanti nel settore della raccolta dei rifiuti, colpite ad agosto da interdittiva antimafia, di proprietà dei fratelli Iavazzi, tra cui Raffaele, azionista di maggioranza della Juvecaserta, società di Lega A di Basket. Oggi quest’ultimo ostenta ottimismo in vista dell’udienza del 9 settembre prossimo davanti al Tar in cui si discuterà del merito della questione, non nascondendo però le ripercussioni che potrebbero esserci sulla storica società cestistica, di proprietà al 90% proprio del gruppo Iavazzi. “I fatti contestati nel provvedimento sono molto deboli – spiega Iavazzi – e sono convinto che il giudice amministrativo ci darà ragione. Al momento la Juvecaserta non è a rischio ma è certo che se dovessero essere congelati i conti-corrente anche il flusso di risorse che va alla Juvecaserta si bloccherebbe. Ma io e mio fratello siamo fiduciosi che la situazione si rivolserà, come già accaduto alcuni anni fa”. Ad essere colpite da interdittiva antimafia sono state le due società “Ecologia Iavazzi srl”, con sede a Marcianise, e “Impresud srl” con sede a Caserta, che svolgono attività di raccolta presso numerosi comuni del Casertano, alcuni dei quali, come Caiazzo, Calvi Risorta, Casapulla, Sparanise, hanno risolto il contratto dopo l’emissione dell’interdittiva; il Tribunale amministrativo ha però disposto la sospensiva del provvedimento prefettizio permettendo alle aziende dei Iavazzi di proseguire il servizio. Già alcuni anni fa l’Impresud era stata colpita da interdittiva ma il provvedimento fu annullato su pronunciamento della giustizia amministrativa. Il commissariamento disposto dal prefetto Arturo De Felice in seguito all’istruttoria realizzata insieme all’Anac diretta da Raffaele Cantone, si è reso necessario al fine di “assicurare il completamento dell’esecuzione del contratto ovvero la sua prosecuzione, e al fine di garantire la continuità di funzioni e servizi indifferibili per la tutela di diritti fondamentali, nonché per la salvaguardia dei livelli occupazionali o dell’integrità dei bilanci”.