Avevano reso la propria srl una scatola vuota prima del fallimento cedendone i rami d’azienda. Hanno però travalicato i limiti della legge e oggi sono finiti in carcere. La Guardia di Finanza di Caserta ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di quattro persone che adesso devono rispondere del reato di bancarotta fraudolenta, mentre altre tre persone sono indagate a piede libero.

Nell’ambito dello stesso procedimento, e’ stata sequestrata dalla polizia tributaria la societa’ Costruzioni Generali srl del valore di 4,5 milioni di euro. Tutta l’indagine e’ partita dal fallimento della societa’ Case Preziose srl.

Per gli inquirenti, gli indagati Pietro Uliano e Antonio Sorrentino (considerato il dominus dell’azienda), hanno ceduto i rami dell’azienda fallita, per un valore superiore a 350mila euro, alla Generali Costruzioni creata solo tre mesi prima del fallimento e amministrata da Giustino Migliaccio, lasciando la precedente ditta come una scatola vuota. La cessione era a prezzo di saldo, solo 37.500 euro. Inoltre e’ stato “stornato” un milione di euro circa alla societa’ Edilizia Pe.Sa., senza alcuna fattura che giustificasse l’operazione. Le misure restrittive sono state eseguite a Caserta, Napoli, Rimini e Ravenna.

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