PIEDIMONTE MATESE – Una operazione finalizzata a contrastare vari fenomeni di criminalità, è stata condotta nelle ultime ore dai Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese che hanno tratto in arresto quattro persone responsabili di vari reati. Il primo a finire in manette è stato Cristiano Rapa, 26enne di Piedimonte Matese.

Il giovane era finito ai domiciliari durante una vasta operazione antidroga dei Carabinieri del Nucleo Operativo che nello scorso mese di marzo aveva portato all’arresto di tre spacciatori. A seguito di indagini durate alcuni mesi i militari arrivarono a smantellare una vero e proprio “droga shop” allestito nelle vicinanze di una sala giochi ubicata in prossimità di piazza Carmine, nel centro di Piedimonte Matese. Ma Cristiano Rapa, secondo le risultanze investigative dei militari del Nucleo Operativo, nel frattempo si era reso protagonista, attraverso alcuni suoi stretti familiari, su cui sono tuttora in corso ulteriori attività di indagine, di minacce e atti di intimidazione nei confronti di alcune persone di Piedimonte Matese, che dovranno essere probabilmente sentite in qualità di testimoni in un futuro processo a suo carico. Per questi motivi il 26enne, è stato arrestato in esecuzione di un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere a seguito delle attività investigative dei Carabinieri. Il giovane è stato prelevato presso la sua abitazione e dopo le formalità di rito, trasferito presso la casa circondariale di San Tammaro. Altri tre arresti sono stati invece eseguiti in flagranza di reato dai militari delle Stazioni di Alife e Prata Sannita, che hanno intercettato in pieno Parco del Matese, un camion che trasportava circa dieci quintali di rifiuti speciali anche di tipo pericoloso. Carcasse di veicoli, fusti e filtri di olio motore esausti, pneumatici, batterie e vari rottami ferrosi altamente inquinanti. I responsabili, Paul Dobre, 33enne, Jiplea Cristi, 36enne e Jenica Braileanu, 24enne, tutti di origine rumena e con vari precedenti di reato, sprovvisti di autorizzazione relativa alla gestione, allo smaltimento e al trasporto dei rifiuti, sono stati arrestati e trasferiti rispettivamente presso la casa circondariale di San Tammaro e Pozzuoli. Sulla provenienza e la destinazione del mezzo con il pericolosissimo carico, finiti sotto sequestro, sono ora in corso ulteriori indagini.

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