La Dia di Bari ha eseguito la confisca di un centro ippico del casertano e di beni immobili per un valore di 1,5 milioni di euro riconducibili agli eredi del defunto boss Angelo Michele Stramaglia, assassinato il 24 aprile 2009 e ritenuto il luogotenente del boss barese ‘Savinuccio’ Parisi. L’allevamento confiscato si trova ad Orta di Atella ed è completo di stalle e di attrezzature sportive come la giostra per l’allenamento dei cavalli. Il provvedimento è stato disposto dalla sezione per le misure di prevenzione del Tribunale di Bari dopo il sequestro anticipato eseguito il primo agosto 2012. Nell’ambito della operazione ‘ferro di cavallo’, la Dia ha individuato l’allevamento Arena sas di Orefice Vincenzo & C. in provincia di Caserta formalmente intestato a due napoletani ma in realtà – secondo i giudici – nella indiretta disponibilità del boss Stramaglia attraverso prestanome e uomini di fiducia e, quindi, dopo il suo decesso, riconducibile al figlio e alla nuora. Dei sette cavalli dell’allevamento, il Tribunale di Bari ne ha disposto la confisca per due, essendo altri due morti e tre venduti a terzi estranei ai fatti contestati. Proprio le somme derivanti dalla vendita dei cavalli – nell’allevamento ci sono stati fino a 14 esemplari – sono risultate incassate dagli eredi Stramaglia e quindi, quale frutto di beni di provenienza illecita, confiscate assieme all’importo corrispondente alle vincite prodotte dai cavalli, per un totale di circa 450mila euro. Sono inoltre stati confiscati terreni, locali e appartamenti a Valenzano (Bari).

 

 

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