Avevano appena terminato alcune manovre di decollo e atterraggio sulla pista dell’aeroporto di Pila a Campo nell’Elba (Livorno), quando pochi istanti dopo l’ultimo decollo per il successivo rientro a Roma Urbe, da dove erano partiti, l’aereo sul quale erano a bordo, un Dv 20 monoelica, ha perso quota e si è schiantato a terra poco fuori dalla pista in una zona priva di abitazioni, ad un centinaio di metri da un distributore di benzina. Sono morti così, nell’impatto, un istruttore di volo, un romano di 43 anni, e l’allievo che aveva a bordo, un 37enne originario della provincia di Caserta. Il velivolo dopo l’impatto si è incendiato. Sul posto sono prontamente intervenuti i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme ed estratto i due corpi dalla carcassa dell’aereo. Sul posto anche i soccorritori del 118 e le forze dell’ordine e il magistrato di turno che dopo un sopralluogo ha dato l’autorizzazione alla rimozione delle salme e ha disposto l’autopsia su entrambi i corpi. Sulle cause dell’incidente sono in corso gli accertamenti della polizia. Anche l’Agenzia nazionale per la sicurezza del volo (Ansv) ha aperto un’inchiesta ed un investigatore ha raggiunto il luogo dell’incidente per un primo sopralluogo. Si tratterà di accertare se a provocare la tragedia sia stato un errore umano o un guasto tecnico. In un primo momento è stata avanzata l’ipotesi che a provocare la caduta e il successivo impatto al suolo passa essere stato un problema al motore. L’aereo è precipitato in un luogo impervio e l’intervento per il recupero del velivolo si presenta particolarmente difficile.