CAIANELLO – Stava tornando a casa insieme con la famiglia quando un atroce destino lo ha “travolto”: un pensionato di Scafati, in provincia di Napoli, è morto nella tarda mattinata di ieri sull’autostrada del Sole, l’A1, nei pressi dell’uscita di Caianello. Si tratta di Giuseppe Pastore, 78 anni, che si trovava su una Hyundai condotta da un nipote quando, per cause ancora in fase di accertamento, la vettura sulla quale viaggiava è stata tamponata da un’altra auto. Il veicolo è finito, come una scheggia impazzita e a forte velocità, contro il guard-rail. L’uomo è morto sotto gli occhi della moglie, anche lei a bordo della vettura e rimasta ferita, per fortuna non in modo grave. Ai primi soccorritori si è presentata davanti agli occhi uno scenario apocalittico: la Hyunday era ridotta ad un cumulo di lamiere, a bordo c’erano l’anziano e gli altri familiari intrappolati nell’abitacolo. Quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto non hanno potuto far altro che accertare l’avvenuto decesso, mentre hanno trasportato i tre feriti negli ospedali più vicini. Illesi i passeggeri dell’altro veicolo coinvolto nell’incidente stradale. Sul posto sono giunti gli agenti della polizia stradale di Caianello e di Caserta Nord, ai quali spetterà il compito di stabilire le cause e le responsabilità del sinistro. Sicuramente i veicoli procedevano a forte velocità, questo ha segnato il destino del pensionato. La vittima e i familiari sono quindi rimasti incastrati tra le lamiere e l’uomo è morto mentre i sanitari del servizio di Emergenza prestavano i primi soccorsi, assieme ai vigili del fuoco e alla Stradale. L’A1, in direzione Sud, è rimasta parzialmente bloccata e si sono formate code all’altezza dello svincolo di Caianello. In questi primi mesi del 2012 gli incidenti mortali sulle autostrade italiane, ed in particolare sulla Napoli-Milano, sono aumentati rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Responsabili delle numerose vittime di questo 2012, sono sempre le stesse cause: stanchezza, abuso di alcool e droghe che alterano lo stato psicofisico dei guidatori e, soprattutto, l’alta velocità. Ma non solo: gli esperti, di recente, hanno fatto notare come nell’ultimo periodo ci siano stati tanti incidenti mortali nei quali sono stati investiti automobilisti scesi dalla propria auto, magari per prestare soccorso. Chi scende dalla propria auto in autostrada non si rende conto di essere un birillo su una pista di bowling, non capisce che anche un leggerissimo sfioramento può essergli fatale. Mentre chi è fuori dall’auto vede arrivare una macchina anche a un km di distanza, chi sta guidando, soprattutto se è notte, si rende conto della presenza di un pedone solo quando ce l’ha a 100, 150 metri di distanza. Certo, non è questo il caso dell’incidente di ieri, dove, probabilmente, oltre all’alta velocità, avranno certamente influito una manovra sbagliata o il mancato rispetto della distanza di sicurezza.

Carlo Pascarella

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