Documenti, appunti ed altro materiale cartaceo sono stati sequestrati oggi dalla squadra mobile di Roma nell’abitazione nel Viterbese di Carmine Schiavone ex boss dei Casalesi morto il 22 febbraio scorso. Il sequestro, fatto d’intesa con la Commissione parlamentare Rifiuti, è stato disposto dalla procura di Roma nell’ambito del procedimento aperto dal pm Maria Cristina Palaia, per traffico illecito di rifiuti, all’indomani di un’intervista a Sky tg24 nell’agosto del 2013. Negli anni Novanta fecero scalpore le dichiarazioni dell’ex boss sul traffico e l’interramento dei rifiuti tossici nella Terra dei fuochi. La documentazione sequestrata è ora al vaglio degli inquirenti e non è escluso che, qualora emergano fatti penalmente rilevanti, possano essere interessati anche i magistrati di Napoli. L’autopsia eseguita nei giorni scorsi ha evidenziato che la morte di Schiavone è avvenuta per cause naturali. Nei prossimi giorni saranno noti gli esiti degli esami tossicologici.