Antonio Iazzetta, il 21enne in carcere per la tragica tentata rapina a una gioielleria di Maddaloni che costò la vita a un carabiniere e al ferimento di un collega lo scorso 27 aprile, era già stato coinvolto in un ‘colpo’ simile a un’altra gioielleria di Maddaloni, lo scorso 6 marzo. Ad accertarlo le indagini condotte dai carabinieri del Nucleo investigativo del Comando provinciale di Caserta, coordinati dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere.
Nei confronti dei responsabili della tentata rapina, durante la quale fu ucciso l’appuntato Tiziano Della Ratta, feriti il maresciallo Domenico Trombetta e due rapinatori poi deceduti in ospedale, è stata eseguita un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale sammaritano. Il provvedimento restrittivo è a carico non solo di Antonio Iazzetta, ma anche di Antonio Capone, Domenico Ronga, Giuseppe De Rosa e Rosario Nuzzo Esposito, tutti detenuti, e di Paolo Brucci, scarcerato dal Tribunale del Riesame lo scorso 15 maggio. L’ordinanza riguarda, per Capone, Iazzetta, Ronga e Brucci la conferma della custodia cautelare per omicidio, tentato omicidio, tentata rapina, porto e detenzione di arma da fuoco clandestina e ricettazione, mentre per tutti gli indagati il reato di detenzione e porto nonchè la ricettazione di una seconda arma clandestina. Ulteriore capo d’imputazione per resistenza a pubblico ufficiale è stato notificato a Iazzetta.