“Manifestazioni di tal tipo non appartengono al sentire della Chiesa. E poi la scritta all’esterno, ‘Hai conquistato Roma, conquisterai il Paradiso’… evidentemente esiste un’altra ‘religiosità’ per questa gente, che non è quella della Chiesa né quella dei cristiani, e che tende a confondere i piani”. Lo afferma, in un’intervista al Mattino, il vescovo di Aversa Angelo Spinillo, secondo cui “la Chiesa non può tacere”. “Il cardinale Sepe ha voluto dichiarare chiaramente, e far intendere a tutti, che certi atteggiamenti e comportamenti non sono in linea con lo spirito di comunione di chi ha fede”, ricorda Spinillo. “Alcune cose vanno viste per tempo, e non vanno sottaciute. La dichiarazione deve essere esplicita”. Rispetto al caso Welby, “più che un trattamento differente c’è un’impostazione diversa: nella scelta dell’eutanasia c’è un’attestazione di lontananza dichiarata, convinta, da quello che la Chiesa annunzia. Nella vicenda di Casamonica c’è la richiesta del funerale per una persona, che poi esplode in una forma di esaltazione che va ad inquinare la verità di chi, nella debolezza umana, s’affida al Signore per la vita eterna”, spiega il monsignore. Tuttavia “credo al parroco quando dice che non sapeva tutto quel che accadeva all’esterno della Chiesa”.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui