I fatti sono accaduti tra il 2014 e il 2017. I soggetti indagati sono coinvolti nella vicenda dell’accreditamento al servizio sanitario nazionale delle attività di radioterapia della clinica Villa del Sole di Caserta. Nove dei tredici imputati sono stati rinviati a giudizio. Dovranno affrontare il processo davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere: Gianluca Maccauro, 50 anni, di Caserta, legale rappresentante della struttura sanitaria; Americo Porfidia, 61 anni, di Caserta, componente del comitato esecutivo della predetta clinica; Consalvo Sperandeo, 67 anni, originario di Lauro (Avellino), ma residente a Marcianise, già direttore del dipartimento di Prevenzione dell’Asl di Caserta nonché di presidente del Comitato coordinamento aziendale accreditamento; Luigi Cimmino, 67 anni, di San Tammaro, responsabile dello stesso Comitato; Attilio Roncione, 61 anni, nato a Lusciano, residente ad Aversa; Filippa Bernardo, 66 anni, originaria di Santa Maria a Vico, residente a Marcianise; Vincenzo Magnetta, 53 anni, di Santa Maria Capua Vetere; Carlo Ivan Cusano, 67 anni, di Vitulano (Benevento); Marialuigia Trabucco, 63 anni, nata a Capua, residente a Formia, tutti componenti del predetto Comitato di coordinamento. I nove avrebbero attestato “falsamente il possesso dei requisiti per l’autorizzazione all’esercizio ai sensi del decreto della giunta regionale della Campania numero 7301/2001 finalizzato ad ottenere il decreto di accreditamento istituzionale per svolgere attività ambulatoriale di radioterapia in regime convenzionale, nonché la sussistenza dei requisiti strutturali, organizzativi e tecnologici per attribuire a Villa del Sole il livello di classe 3 – superiore rispetto a quello in precedenza posseduto”. Prosciolti Ferdinando De Lucia, 64 anni, di Maddaloni, difeso dall’avvocato Bruno Moscatiello; Angela Maffeo, 61 anni, di Ruviano difesa dall’avvocato Alfonso Quarto; Gennaro Borruso, 51 anni, di Sant’Agata dei Goti, difeso dall’avvocato Antonio Cerreto, difeso dall’avvocato Giacomo Tartaglione; Laura Leoncini, 58 anni, nata a Casagiove e residente a Marcianise, tutti componenti del nucleo di valutazione, che, secondo l’accusa non avevano effettuato il prescritto sopralluogo presso la struttura per verificarne i requisiti sempre per quanto riguarda il servizio di radioterapia. Per questo capo di imputazione proscioglimento anche per Maccauro, Porfidia e Sperandeo. Per i primi due, infine, anche l’accusa di non aver ottemperato “alla diffida emessa dal dirigente del Settore Attività Produttive di Caserta, che loro di eseguire nel termine di 40 giorni gli adeguamenti necessari per la riattivazione delle funzioni di radioterapia, nonché di munire i locali bunker degli strumenti di misura perla rilevazione periodica delle radiazioni”.

 

 

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