La Squadra Mobile di Caserta ha sequestrato stamattina un terreno agricolo a Lusciano di circa 20 mila metri quadrati di proprieta’ di Nicola Mariniello, 58 anni, un imprenditore ritenuto vicino al clan dei Casalesi indagato per gestione di rifiuti non autorizzata e traffico illecito di rifiuti aggravati dal fine di agevolare un’ organizzazione mafiosa.
Secondo quanto emerso dalle indagini coordinate dai pm della Dda di Napoli Giovanni Conzo e Alessandro Milita, il terreno sequestrato su disposizione del Gip del Tribunale di Napoli sarebbe stato per anni utilizzato per lo sversamento illecito di rifiuti pericolosi e nocivi provenienti in particolare dall’ impianto di compostaggio Rfg di Trentola Ducenta (Caserta) di Elio Roma, un altro imprenditore considerato organico al clan anch’egli indagato in concorso con Mariniello. Le analisi chimiche dei campioni estratti sul terreno sequestrato stamattina hanno evidenziato in effetti un’intensa contaminazione da arsenico, cadmio e stagno. L’inchiesta che convolge Mariniello e’ nata dalle dichiarazioni di un altro imprenditore del settore dei rifiuti, Gaetano Vassallo, oggi collaboratore di giustizia ma fino a 10 anni fa principale referente del gruppo capeggiato da Francesco Bidognetti.