La Guardia di Finanza di Caserta prosegue, con metodica determinazione, nell’incessante lotta al contrabbando di sigarette, fenomeno storicamente radicato sul territorio della Provincia che, dopo un periodo di forte calo, appare in preoccupante ripresa, favorita dal perdurare della crisi economica che ha colpito il Paese. Le Fiamme Gialle casertane hanno istituito una vera e propria “task force” per contrastare l’illecito fenomeno, particolarmente diffuso nei comuni limitrofi a quello di Caserta, nell’area di Capua e soprattutto nelle zone del litorale domizio e dell’agro aversano, confinanti con i paesi dell’hinterland napoletano. Dall’analisi degli elementi informativi relativi allo specifico comparto operativo, è emerso che nei primi tre mesi di quest’anno il contrabbando di sigarette è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo del 2013. Nel corso dei 60 interventi effettuati dai finanzieri, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria 48 soggetti, di cui due tratti in arresto. Oltre 300 Kg. di “bionde” di contrabbando sono state sottoposte a sequestro ed è stato accertato un consumo in frode di ulteriori 200 Kg. di t.l.e.. Il dato allarmante riguarda la tipologia delle “bionde” sequestrate, quelle che in gergo le chiamano “cheap white’” e, cioè, sigarette prodotte legalmente in alcuni Paesi dell’Est e del Medio Oriente, spesso con pacchetti molto simili alle marche più conosciute ed acquistate in Europa, non ammesse alla vendita all’interno della Ue perché considerate non rispondenti agli standard di sicurezza comunitari e, quindi, estremamente nocive per la salute degli ignari consumatori. Queste sono sempre più diffuse sulle bancarelle, anche perché in tempi di crisi economica il loro prezzo, che può essere più basso anche di 2-3 euro rispetto ai “pacchetti” tradizionali, sembra incoraggiare il mercato clandestino del contrabbando. Basti pensare che solo in quest’ultima settimana la Compagnia di Mondragone ha posto sotto sequestro oltre 10 kg di tabacchi lavorati esteri ed effettuato controlli nei confronti di più di 50 cittadini extracomunitari e 10 veicoli proveniente dall’est Europa, dove insistono le principali basi di partenza delle sigarette contraffatte e di contrabbando.