Tra i Comuni truffati da Giuseppe Saggese, patron di Tributi Italia, ci sono grandi amministrazioni come Caserta e Foggia, ma anche Pomezia, Vercelli, Frosinone, oltre a centinaia di realtà medie e piccole disseminate in tutta la Penisola, da Ovada (Alessandria) a Trezzano (Milano).

Le cifre individuate dalla Guardia di Finanza variano da frodi per oltre 1 milione fino a truffe minime da poche migliaia di euro. Per esempio, nel comune di Caserta, la Guardia di finanza ha accertato che Tributi Italia aveva riscosso e mai versato nelle casse comunali oltre 750 mila euro nel biennio 2008-2009, mentre per il Comune di Pomezia la società, che allora si chiamava San Giorgio spa, non aveva versato a titolo di tributi per l’Ici e la Tarsu (la tassa sulla spazzatura) 8 milioni e 744.494 mila euro per il 2007 e nel biennio 2000-2002. Nel comune di Foggia, Tributi Italia aveva riscosso senza mai versarli oltre 1 milione e 327 mila euro mentre a Trezzano sul Naviglio (Milano) 1 milione e 424 mila. In tutti i casi i debiti riconosciuti nei confronti delle pubbliche amministrazioni aumentano per effetto degli interessi passivi. (

 

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