La prima sezione della Corte di Cassazione ha dichiarato inammissibile il ricorso della Procura della Repubblica di Napoli nei confronti del deputato Carlo Sarro, coinvolto nelle indagini sulla gara di affidamento del servizio di manutenzione delle reti idriche di alcuni comuni delle province di Napoli e Salerno, indetta dalla società Gori nel 2013. A renderlo noto, attraverso un comunicato, è lo stesso deputato di Forza Italia. Il Tribunale del Riesame, lo scorso 24 luglio, ha annullato il provvedimento con il quale si disponevano gli arresti domiciliari del parlamentare per l’ipotesi di reato di turbativa d’asta. Il Giudice della Libertà – riporta ancora la nota del parlamentare – aveva accertato l’insussistenza degli indizi di colpevolezza “censurando – è scritto ancora nella nota – pesantemente l’operato dell’ufficio della Procura che nella trascrizione delle intercettazioni aveva indebitamente inserito proprie note e soprattutto attribuito frasi a persone che non comparivano nelle conversazioni”.