E’ finita nel mirino della Procura l’amministrazione comunale di Castel Volturno. Sindaco, assessori e dirigente, che lo scorso mese di agosto votarono e predisposero, la delibera di istituzione sul territorio comunale del servizio volontario di polizia ecozoofila con affidamento all’Anpana-Oepa, hanno ricevuto un avviso a nominare un legale di fiducia. In pratica sono stati appena iscritti nel registro degli indagati dalla Procura. L’inchiesta sarebbe nata in seguito ad alcuni comportamenti che i volontari avrebbero messo in atto esulando dalle loro competenze di vigilanza ambientale. L’Anpana-Oepa, sezione provinciale di Caserta con sede a Gricignano, entra in contatto con il comune di Castel Volturno lo scorso 25 febbraio quando invia al protocollo una istanza per chiedere l’istituzione e l’affidamento del servizio di Polizia Ecozoofila nonché l’organizzazione della stessa. L’associazione aveva tutte le carte in regola per ottenere tali servizi. E la richiesta arrivata alla casa comunale calzava a pennello con le esigenze del territorio comunale, palcoscenico, spesso, di reati ambientali di tutti i tipi: dall’abbandono incontrollato di rifiuti, ai roghi tossici fino alla mancata osservanza dell’ordinanza sulla raccolta differenziata. La giunta, infatti, fatte le dovute verifiche decise di dare via libera al provvedimento alla presenza di quattro assessori e del primo cittadino e demandò al dirigente del settore di predisporre la convenzione e tutti gli atti consequenziali. La delibera fu votata da Dimitri Russo, Rosa Scafuro, Paola Coen Salomon e Flavio Mongirulli. Assenti, invece, Giuseppe Scialla e Carlo Nugnes.