Una cava abusiva dell’estensione di 150mila metri quadrati è stata sequestrata dalla Guardia di Finanza a Camigliano nel Casertano. L’area, è emerso, era già sottoposta a sequestro ma nonostante questo l’attività estrattiva continuava. Quattro persone sono state denunciate all’autorità giudiziaria: in particolare il proprietario della cava e due soggetti sorpresi nell’illecita attività sono stati segnalati per violazione dei sigilli mentre il custode giudiziario per violazione degli obblighi di custodia. I militari della Compagnia di Capua hanno deciso di effettuare il blitz dopo aver notato ad un orario insolito, le prime ore del mattino, la frenetica operosità di almeno quindici mezzi meccanici impegnati nell’estrazione e nel trasporto del materiale. Hanno così accertato da un lato che il materiale inerte, preventivamente fresato, era già pronto per finire in cantieri edili, dall’altro che mancavano le autorizzazioni per svolgere l’attività e soprattutto che l’area era già stata posta sotto sequestro. Qualche giorno fa, nel vicino Comune di Calvi Risorta, la Finanza aveva sequestrato un fondo agricolo di circa 10.000 metri quadrati sul quale era in corso un’ingente attività di sbancamento e contestuale sversamento di asfalto fresato, mescolato a scarti di lavorazione edile tra cui calcinacci, mattoni, parti di piastrelle e plastica.