E’ tornato in libertà l’ex sindaco di San Cipriano d’Aversa ( Caserta) Enrico Martinelli, condannato a sei anni di reclusione per concorso esterno in associazione mafiosa il 3 febbraio scorso al termine del processo con rito abbreviato dal gup del tribunale di Napoli Antonio Cairo.

Lo stesso giudice ha deciso di rimetterlo in libertà accogliendo l’istanza presentata due settimane fa dagli avvocati difensori Vincenzo Maiello ed Emilio Martino; la Procura Antimafia si era opposta alla scarcerazione. Il Gip ha deciso sulla base dell’insussistenza delle esigenze cautelari che avevano portato l’ex sindaco in carcere, in particolare del pericolo di reiterazione del reato, essendo Martinelli non più ricandidabile; determinante per il pronunciamento del gip è stata anche la decisione della Cassazione del giugno scorso in cui si spiegava che «il politico bruciato non viene più utilizzato dal clan».

Martinelli era stato arrestato il 13 marzo del 2012 con l’accusa, ben più grave di quella riconosciuta all’esito del giudizio, di associazione mafiosa, per aver favorito, nella concessione di lavori da parte del Comune che amministrava, diverse aziende legate al cugino boss omonimo dei Casalesi, Enrico Martinelli, uomo di fiducia del capoclan Antonio Iovine detto o’ Ninno. Ad accusarlo anche alcuni “pizzini” ritrovati nel maggio del 2010 dai carabinieri in un bunker in cui si era rifugiato a lungo il cugino boss (arrestato nel 2007); tra i foglietti redatti con una macchina da scrivere, ve n’erano alcuni inviati dall’allora latitante Martinelli al cugino sindaco per impartirgli ordini sull’assegnazione degli appalti pubblici a ditte collegate al clan. Martinelli era stato già scarcerato per un breve periodo lo scorso anno, poi era tornato di nuovo in cella. L’ex primo cittadino è tornato nella sua casa a Gragnano (Napoli).

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