Anche in Provincia di Caserta le operazioni ad alto impatto della Polizia di Stato contro il caporalato hanno avuto esito positivo. Il personale della Squadra Mobile ad epilogo di predisposti servizi di osservazione finalizzati al contrasto del predetto fenomeno e delle assunzioni irregolari della manodopera italiana e straniera, ha proceduto al controllo di un appezzamento di terreno sito a Cancello ed Arnone, dove, sotto due ampie serre, venivano sorpresi ed identificati 10 soggetti intenti a raccogliere pomodori. L’identificazione e l’escussione di alcuni dei presenti consentiva di rilevare che gli stessi, di nazionalità ucraina, erano impiegati senza permesso di soggiorno, per tale motivo l’amministratore unico dell’azienda agricola veniva deferito alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria C.V. in relazione all’art. 22 co. 12 D.Lco 286/98. Infatti, grava sul datore di lavoro l’onere di verificare la regolare presenza sul territorio italiano del cittadino extracomunitario. Il reato si configura a prescindere dalla mancanza del carattere di stabilità del rapporto di lavoro, come accade in caso di dipendente stagionale. Unitamente a personale della locale Polizia Amministrativa e Sociale ed a personale dell’Ispettorato del Lavoro di Caserta, gli uomini della Squadra Mobile hanno proseguito le attività di controllo delle società agricole, facendo irruzione in un campo sito a Vitulazio, dove, all’interno di un capannone che si estendeva per circa 3.000 mt.2, costituito da 3 distinte aree, venivano identificati 75 soggetti tra uomini e donne, italiani e stranieri, intenti a prestare la propria opera ognuno con compiti ben specifici.