Due nuovi casi di contagio da Coronavirus sono stati registrati ad Aversa, sono stati resi noti nel suo consueto video messaggio di riepilogo sull’andamento dell’epidemia nella città normanna. I casi positivi al Covid-19 sono complessivamente 20, di cui 1 guarito, 2 in attesa di conferma di guarigione e 3 deceduti. I due nuovi casi rilevati ad Aversa, sono familiari dell’ultimo deceduto, di cui sì è appresa la positività poco prima del ricovero in ospedale e conseguente decesso durante la notte successiva.

“Vi comunico che abbiamo altri due casi positivi. Si tratta dei familiari conviventi con l’ultimo caso purtroppo deceduto. Avevamo messo in conto la probabilità di questi due ulteriori contagi e la situazione è quindi monitorata e sotto controllo. Il triste bollettino della nostra città ci dice che abbiamo dunque 14 casi attualmente positivi. Si tratta del numero più alto registrato in città finita. Voglio rassicurarvi del fatto che siamo in attesa di due tamponi che certifichino la guarigione di altrettanti concittadini. Ci auguriamo che tra oggi e domani possa giungere questa comunicazione, così da abbassare la nostra curva del contagio. Stamattina sono stato al PalaJacazzi, il centro di raccolta e smistamento beni allestito in questa emergenza per la popolazione aversana. Qui si procede a ritmo sostenuto e senza sosta. Volontari, Protezione Civile, Croce Rossa…A loro va il nostro ringraziamento dal profondo del cuore per quello che stanno facendo. Cari concittadini, come vi ho detto ieri e come ribadito oggi dal Ministro della Salute, l’emergenza non è superata e da oggi parte una settimana in cui dobbiamo assolutamente ridurre al minimo i rischi. O ne pagheremo le conseguenze. Meglio dirselo con estrema franchezza. State a casa. In questa settimana, vi ribadisco, mi aspetto una grande prova di maturità da parte di tutta la cittadinanza. Vi auguro nuovamente una serena domenica. Ricordiamoci che abbiamo la fortuna di avere una casa in cui essere protetti e al sicuro. Pensiamo a chi non ha questa fortuna. Pensiamo a chi negli angoli remoti e più poveri del mondo sta combattendo questa battaglia senza risorse né strumenti. Ringraziamo per quello che abbiamo. E teniamo duro”.

 

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