Si allarga la protesta dal basso contro la Tares. Dopo Giugliano la rabbia popolare esplode anche a Pignataro Maggiore dove, nel pomeriggio di oggi si è svolta una manifestazione che è terminata all’interno del comune dove si è atteso che il sindaco Cuccaro incontrasse i manifestanti per ascoltarne le richieste.

Centinaia le persone che hanno raccolto l’appello alla mobilitazione lanciato anche dagli attivisti del Centro Sociale Tempo Rosso. “Il

sindaco – si legge sulla pagina facebook del centro –  si è barricato dentro e non ha voluto ascoltare la comunità, regalandoci un folto schieramento di forze dell’ordine. Se questo è venire incontro alle esigenze di chi non ce la fa a pagare la crisi…noi non molliamo!”

I manifestanti si sono poi dati appuntamento per lunedì alle 17 per tenere un’assemblea cittadina in P.zza Umberto I.

A fine giornata e stemperate le tensioni l’amministrazione comunale ha diramato questa nota stampa: “Nell’incontro tenutosi oggi pomeriggio presso la Casa Comunale ­ l’amministrazione ha ribadito la precisa volontà di fornire ogni chiarimento sulla questione Tares. Viene reiterato l’invito al dialogo sereno e costruttivo che non abbia nulla a che fare con la inqualificabile e bassa strumentalizzazione di soggetti che hanno usato una legittima e seria manifestazione per tristi finalità personali e politiche. L’amministrazione di Pignataro Maggiore, si rammarica per il comportamento di un rappresentate della Fillea Cgil che, a nome della prestigiosa sigla sindacale, ha chiesto di sospendere i pagamenti degli stipendi di alcuni operai della Pignataro Patrimonio per ridurre l’entità del prelievo Tares sui cittadini. Ringraziando i pignataresi e le associazioni di categoria che hanno compreso le ragioni degli aumenti, dettati solo da imposizioni di carattere provinciale e nazionale, invitiamo tutti a chiedere agli uffici competenti ogni delucidazione sulla Tares. Il comportamento dei cittadini è stato civile e responsabile, a dimostrare ancora una volta senso civico e capacità di dialogo con le istituzioni”

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