CASERTA – “Pur comprendendo lo stato di tensione che aleggia tra i dipendenti del Consorzio Unico di bacino, da mesi senza stipendio e senza futuro, questa O.S. condanna ogni forma di violenza come quella perpetratasi l’altro giorno ai danni della responsabile del personale C.U.B. Annamaria Del Vecchio, che è stato aggredita nel suo ufficio da alcuni lavoratori”. E’ questo il commento di Giulio Testore della Fiadel, sindacato tra i più battaglieri nel Cub
“Non conosciamo nello specifico l’episodio, non essendo stati presenti, ma riteniamo sia giusto condannare qualsiasi forma di violenza ai danni di qualunque persona. Purtroppo i nostri appelli, le nostre richieste alle Istituzioni di porre in atto un intervento serio e concreto cadono da tempo nel vuoto. La Prefettura è a conoscenza, visto le nostre numerose note inviate, del dramma che vive tutto il personale, ma purtroppo la risposta che ci dà il rappresentante di Governo in Terra di Lavoro, è sempre quella che non hanno competenza in materia. Eppure da tempo diciamo che ci potrebbero essere serie questioni di ordine pubblico, ma nessuno ci ascolta. Dalla Provincia di Caserta ai sindaci dei Comuni, tutti fanno orecchie da mercante. I Comuni hanno ormai accumulato una posizione debitoria nei confronti del Consorzio di Bacino che supera abbondantemente i cento milioni di euro. I cittadini continuano a pagare la tassa sui rifiuti più cara d’Italia ed i dipendenti del Consorzio Unico continuano a non percepire lo stipendio. In tutto questo la magistratura non indaga su chi ha le vere responsabilità! Come si può tollerare che una persona che svolge il servizio di operatore ecologico non prenda lo stipendio per sei mesi? Ormai è chiaro si vuol far passare il messaggio che siano i lavoratori colpevoli di tutto. E così scatta quella che noi chiamiamo la “guerra tra poveri”, dove le vittime incominciano a prendersela tra di loro. Ci auguriamo che l’episodio che ha visto protagonista la responsabile del CUB Del Vecchio, alla quale va tutta la nostra solidarietà, non abbia emulazioni di nessuna sorta e resti un fatto grave ma isolato. Abbiamo forti dubbi su questo nostro auspicio, poiché se lo Stato non interverrà, i problemi saranno sempre più gravi! E così anche gli atti dettati dalla disperazione!”