SAN FELICE A CANCELLO – Scarcerati Michela Piscitelli, completamente libera, e Antonio Passariello, che ha beneficiato dei domiciliari. Resta invece dietro le sbarre nel carcere di Ancona Domenico De Lucia, marito della donna. I tre, si ricorda erano stati arrestati l’altro pomeriggio dagli uomini della Squadra mobile di Caserta nel corso di un’operazione antidroga.


Sono stati sottoposti ad interrogatorio di garanzia e tutti hanno chiarito la loro posizione davanti al giudice. In particolare Michela Piscitelli e il marito sono stati sentiti dal gip di Ancona Campoli, mentre l’imprenditore di Polvica dal gip del tribunale di Bola Perlucchi. Ad assisterli è stato l’avvocato Pietro Romano del Foro di Santa Maria Capua Vetere che è riuscito a dimostrare la mancanza di esigenze cautelari per la donna, ottenendo anche un successo difensivo per Passariello, dal momento che l’uomo era stato trovato con quasi 500 grammi di cocaina. Questi i fatti dell’altro giorno. All’uscita del casello autostradale di Ancona Nord, i poliziotti intimarono l’alt a una Golf sulla quale viaggiavano i coniugi Domenico De Lucia, 25 anni, di Maddaloni e Michela Piscitelli, 23enne di San Felice a Cancello, entrambi incensurati, che invece di fermarsi tentarono la fuga accelerando la marcia. I poliziotti si lanciarono all’inseguimento, durante il quale, la donna cercò di disfarsi di un involucro lanciandolo dal finestrino. Recuperato tra i cespugli da una delle pattuglia, conteneva, accuratamente confezionata sottovuoto e suddivisa in tre buste ciascuna, circa 120 grammi di cocaina purissima, secondo quanto accertato dalle analisi della polizia scientifica. Dagli accertamenti sono risultati collegati agli ambienti della criminalità casertana dediti al traffico di stupefacenti. Michela Piscitelli, infatti, è figlia di Filippo, Piscitelli, 42enne di Santa Maria a Vico, pregiudicato per stupefacenti e sorvegliato speciale, soprannominato “o Cervinaro”, a sua volta fratello di Raffaele Piscitelli, 44 anni, arrestato dalla Squadra mobile di Caserta il 18 dicembre 2010, insieme ad altre 27 persone, nel contesto dell’operazione “White Snake”, che sgominò organizzazione emergente attiva tra Caserta, Maddaloni e Cervino, dedita al traffico e allo spaccio di ingenti quantitativi di stupefacenti (cocaina, hashish e sostanze psicotrope) ricavate da sintesi chimica. L’altro arresto fu eseguito dalla Mobile di Caserta dopo una perquisizione in un deposito di materiale edile nella frazione Polvica di Nola, al confine tra Caserta e Napoli, appartenente alla società “Global Moviter” di proprietà di Antonio Passariello, di 32 anni, residente a Cicciano (Napoli). Nel terreno adibito a deposito di materiali edili e di legna i poliziotti trovarono e sequestrarono 550 grammi di cocaina. Lo stupefacente, nascosto tra alcuni bidoni di plastica, era contenuto in un involucro confezionato sottovuoto. Sottoposta ad analisi, la droga è risultata purissima ai test della polizia scientifica.

 

Carlo Pascarella

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