Tre nuovi arresti sono stati eseguiti dai carabinieri del Ros nell’inchiesta ‘Vulcano’, che un anno fa aveva portato a 10 misure nei confronti di presunti affiliati a clan dei Casalesi, accusati di estorsioni ai danni di imprenditori della riviera romagnola. In carcere, con ordinanze di custodia cautelare chieste dal Pm Enrico Cieri della Dda di Bologna, sono finiti Francesco Agostinelli, 46 anni di Urbino, Francesco Sinatra, 31 anni di Catania, e Salvatore Di Puorto, 38 anni, del Casertano, tutti accusati di estorsione e rapina in concorso, con l’aggravante dei metodi mafiosi finalizzati ad acquisire il controllo delle attivita’ economiche delle vittime. Il primi due erano gia’ agli arresti domiciliari, per altre vicende, nelle rispettive abitazioni a Fano (Pesaro Urbino) e Castelbolognese (Ravenna), mentre di Puorto era a piede libero ed e’ stato arrestato a San Cipriano d’Aversa.
I tre sono ritenuti, dagli inquirenti, vicini ai Casalesi della ‘frangia’ Schiavone che nel corso del 2010 aveva ottenuto una sorta di leadership fra i gruppi criminali campani presenti sulla riviera romagnola, grazie a un ‘accordo pacificatore’ arrivato dopo lunghe lotte fra bande. L’indagine Vulcano aveva ricostruito che alcuni degli imprenditori presi di mira (in particolare una coppia titolare di un’impresa edile a S.Marino e una boutique a Riccione) erano stati ricattati, anche con minacce di rapimento dei figli, e costretti a cedere denaro e beni di valore.