CASERTA – Tanti cittadini, ma soprattutto molti studenti delle scuole casertane, hanno assistito oggi a Caserta in piazza Carlo III, davanti alla Reggia vanvitelliana – alla cerimonia di rientro del contingente italiano dalla missione Isaf in Afghanistan.
Presenti il sottosegretario alla Difesa Gianluigi Magri e il capo di stato maggiore dell’Esercito Claudio Graziano, insieme ad autorità civili e militari. Schierati al gran completo i sette Reggimenti del contingente di 3.600 uomini e donne impegnato in Afghanistan dal 31 marzo al 14 settembre e di cui gli oltre 2.000 Bersaglieri della Brigata Garibaldi (del 1 e dell’8 Reggimento di Caserta e Cosenza) hanno costituito la spina dorsale; c’ erano anche gli uomini del XXI Reggimento del Genio (di stanza a Caserta) cui apparteneva il sergente Maggiore Michele Silvestri ucciso da un colpo di mortaio e ricordato oggi nel suo discorso dal generale Luigi Chiapperini, comandante della Brigata e a capo in questi mesi del contingente multinazionale di quasi 9000 uomini. “Nella nostra area di responsabilità, comprensiva di quattro province con una popolazione di circa 3 milioni di abitanti di diverse etnie – ha ricordato Chiapperini – circa il 75% dei distretti stanno transitando sotto la responsabilità delle autorità governative locali; questa è la più chiara dimostrazione del successo della missione Isaf”. “I ribelli sono in minoranza – ha poi proseguito – e non sono in grado di offrire un futuro al popolo afgano bensì solo una vita di paura. Questa gente ha una sola scelta: unirsi ai più di 2.000 uomini che nella regione ovest dell’Afghanistan hanno abbandonato la lotta armata e hanno aderito al programma di reintegrazione”. Dopo l’intervento, la consegna da parte di Magri della Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito al caporal maggiore Floro Guarno, rimasto gravemente ferito in Afghanistan.