Fontegreca- Divieto utilizzo acqua fiume Sava per uso irrigui, zootecnico. Il sindaco di Fontegreca, Antonio Montoro ha firmato oggi l’ordinanza che inibisce l’utilizzo del torrente oggetto di ripetuti accertamenti dell’Arpac che ne hanno attestato l’inquinamento da reflui urbani, specie a seguito di piogge abbondanti. Ecco il testo del provvedimento sindacale in via cautelativa :
Ecco il testo
“ I L S I N D A C O
VISTA la nota prot. 278/UOPC ex DS 30 del 31/01/2014, con la quale l’Azienda Sanitaria Locale Caserta – Dipartimento di Prevenzione Unità Operativa di Prevenzione Collettiva ‐ Distretto 15 di Piedimonte Mates segnala che dai certificati analitici di campionamenti effettuati dall’ARPAC sulle acque del fiume Sava in data 11/12/2013, 06/01/2014 e 21/01/2014, risulta una quantità rilevante di inquinanti derivanti dalla verosimile immissione di reflui di origine urbana;
PRESO ATTO Che l’ASL, con la precitata nota ha rappresentato, l’opportunità di disporre cautelativamente il divieto di utilizzo delle acque del Fiume Sava per uso irriguo, per uso zootecnico e per ogni utilizzo che possa comportare rischio di contaminazione per l’ambiente, le colture o la fauna, nonché possibili rischi correlabili per la salute umana, fino ad accertamento effettuato dall’ARPAC della risoluzione della problematica;
VISTO il Decreto Lgs. 3.4.2006 n. 152 “Norme in materia ambientale”; VISTI gli artt. 50 e 54 del D. Lgs. 18.08.2000 n. 267, recante il Testo Unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali,
ORDINA
E’ fatto divieto di utilizzo delle acque del Fiume Sava per uso irriguo, per uso zootecnico e per ogni utilizzo che possa comportare rischio di contaminazione per l’ambiente, le colture o la fauna, nonché possibili rischi correlabili per la salute umana, fino ad accertamento effettuato dall’ARPAC della risoluzione della problematica; I divieti di cui alla presente ordinanza riguarda il tratto del Fiume “SAVA” ricadente nel territorio del Comune di Fontegreca (CE). Tale divieto rimarrà valido fino a che gli accertamenti in corso a cura dell’ARPAC non consentano di escludere l’esistenza di ogni rischio di inquinamento”.












