In attuazione del Piano d’azione per il contrasto dei roghi dei rifiuti firmato il 19 novembre 2018 dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dai Ministri interessati e dal Presidente della Regione Campania, la Cabina di Regia presieduta dall’ Incaricato per il contrasto del fenomeno dei roghi nella regione Campania, ha disposto operazioni interforze di controllo straordinario del territorio dei comuni di Teverola, Carinaro, Marcianise, Santa Maria Capua Vetere, Mugnano, Castel Volturno, Qualiano, San Nicola la Strada, Calvizzano, Marano di Napoli e Giugliano in Campania. In campo 35 equipaggi, per un totale di 83 unità appartenenti al Raggruppamento “Campania” dell’Esercito, alla Polizia di Stato del Commissariato di Aversa, al Reparto Operativo Aeronavale della Guardia di Finanza di Napoli, alla Guardia di Finanza di Aversa, ai Carabinieri di Teverola, ai Carabinieri del Nucleo Forestale di Marcianise, alle Polizie Locali dei Comuni interessati, nonché all’ARPAC di Caserta. Sono state controllate 5 attività commerciali ed imprenditoriali e 2 sono state sequestrate; controllate anche 89 persone (2 denunciate all’Autorità giudiziaria, 10 sanzionate amministrativamente e 4 sono risultati lavoratori irregolari) e 81 veicoli (di cui 8 sequestrati); contestate sanzioni amministrative per circa 48.500 euro. L’individuazione degli obiettivi è stata effettuata anche grazie all’impiego dei droni da parte del Raggruppamento Campania dell’Esercito.
In particolare, a Santa Maria Capua Vetere, venivano colti, in flagranza di reato, da due diverse pattuglie dell’Esercito, due individui, a bordo di autoveicoli, intenti a sversare materiale di risulta edile all’interno di campi coltivati; si procedeva al sequestro dei due apecar e all’elevazione delle previste sanzioni pecuniarie.
A Carinaro è stato sequestrato un calzaturificio per violazione della normativa vigente in materia di smaltimento dei rifiuti. All’interno della struttura venivano rinvenuti dei contenitori non a norma, nei quali venivano stoccati illecitamente rifiuti pericolosi e non provenienti dalle lavorazioni ivi condotte. Si riscontrava, infatti, l’assenza di un deposito temporaneo di rifiuti, nonché, quella di un registro di carico e scarico che ne consentisse la tracciabilità.
A Teverola, a seguito dei controlli effettuati presso un complesso infrastrutturale, all’interno del quale venivano condotte attività commerciali di varia tipologia, si è proceduto al sequestro di un autolavaggio per smaltimento illecito di acque reflue all’interno della pubblica rete fognaria.