Uccise il fratello sparandogli al culmine di una lite su la proprietà comune di un fondo agricolo. Deve scontare 12 anni e 7 mesi di carcere Antonio Mercurio in virtù di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso la Corte di Appello di Napoli, essendo divenuta esecutiva la condanna. Ad eseguirlo gli agenti della squadra mobile di Caserta che nella serata di lunedì ha arrestato l’uomo, colonnello dell’esercito in pensione, nato nel ‘43.

Dopo l’omicidio era stato arrestato in flagranza di reato essendosi consegnato spontaneamente alle forze dell’ordine, consegnando la pistola, una semiautomatica cal. 22, legalmente detenuta, con la quale aveva sparato al congiunto.

L’omicida, peraltro, aveva invocato la legittima difesa a giustificazione del suo gesto, infatti, secondo la sua versione, la vittima lo avrebbe affrontato con un grosso coltello a seguito di una violenta lite scaturita da dissidi relativi alla gestione di un fondo di proprietà comune, per cui, temendo di essere colpito, gli sparò.

La versione, evidentemente, non ha convinto i magistrati che hanno pronunciato la sentenza di condanna, irrevocabile, eseguita dalla Squadra Mobile di Caserta.

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