PIEDIMONTE MATESE – Nell’ambito di una vasta operazione portata a termine nel fine settimana dai Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese, con l’obiettivo di prevenire e contrastare il fenomeno dei furti
che statisticamente tendono ad aumentare proprio con l’approssimarsi delle festività natalizie e di fine anno, due persone sono state arrestate, altre tre sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria ed è stata recuperata della refurtiva già riconsegnata al legittimo proprietario. Il blitz è stato condotto dai militari delle Stazioni di Piedimonte, Alife, San Gregorio Matese e da quelli del Nucleo Operativo e Radiomobile. Le due persone arrestate sono i fratelli Marco e Florin Costantin rispettivamente di 27 e 29 anni, entrambi provenienti dai campi rom dell’hinterland Napoletano, i quali a seguito di una attività investigativa sono stati riconosciuti quali responsabili del tentato furto di un’autovettura verificatosi nel recente passato in una zona periferica tra i comuni di Piedimonte Matese e San Potito Sannitico. Per i due fratelli il Tribunale di Santa Maria Capua Vetere ha disposto gli arresti domiciliari. Nel vicino comune di Gioia Sannitica, sono invece finiti nei guai un 40enne ed un 32enne, entrambi del posto, i quali secondo le indagini dei Carabinieri si sarebbero resi responsabili del furto di alcuni bovini, asportati dall’interno di una stalla di proprietà di una 38enne del luogo. Ad Alife invece, una denuncia a piede libero è scattata nei confronti di un 28enne di Piedimonte Matese, con a carico vari precedenti di reato, il quale è stato sorpreso dai militari mentre si aggirava con fare sospetto nel centro cittadino, nonostante fosse sottoposto alla misura di prevenzione del divieto di ritorno in quel comune per la durata di tre anni. In una località periferica del comune di Letino, sono state inoltre rinvenute quattro slot machine che risultavano essere state rubate alcuni giorni fa da una sala giochi del beneventano. Secondo i Carabinieri, gli stessi autori del furto sarebbero stati costretti ad abbandonare la refurtiva, vista la numerosa presenza di posti di blocco istituiti nell’area matesina. L’intera refurtiva è stata comunque recuperata e restituita al legittimo proprietario.