Il gip del Tribunale di Napoli Nord ha negato a Marisa Esposito, moglie di Nicola Cosentino, l’autorizzazione a recarsi nel carcere di Terni per incontrare il marito. La donna è imputata nel processo sui favoritismi che Cosentino avrebbe ricevuto quando era recluso a Secondigliano. La decisione è stata contestata dagli avvocati che hanno presentato nuova istanza per il 23 dicembre. “Esposito non vede da nove mesi il marito – spiega l’avvocato De Caro – neanche ai boss al 41bis si toglie questo diritto fondamentale”. La decisione del gip di Napoli Antonino Santoro è stata duramente contestata dagli avvocati Stefano Montone e Agostino De Caro, che assistono entrambi i coniugi. “Cosentino può telefonare e scrivere alla moglie ma non può vederla – dice Montone – questo è un controsenso assoluto”. Il gip, nel motivare la pronuncia, ha fatto riferimento al processo che vede imputata in abbreviato a Napoli Nord Marisa Esposito nell’ambito dell’indagine sui favoritismi che l’ex politico avrebbe ricevuto quando era ristretto nel carcere partenopeo di Secondigliano da alcuni agenti della penitenziaria, uno dei quali arrestato per corruzione (ora ai domiciliari); per gli stessi fatti il marito e l’agente sono imputati ma hanno scelto il rito ordinario. Per il magistrato l’incontro tra i coniugi potrebbe creare problemi ai processi. “Gli incontri in carcere sono i più controllati, essendo video-registrati – spiega Montone – e inoltre il gip deve pensare solo ai riflessi sul suo processo, non agli altri procedimenti”.

 

 

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