Il conto alla rovescia è partito : 60 giorni di tempo per evitare la scomparsa degli uffici del giudice di pace. Ultimo appello , ultima chiamata per gli amministratori dell’area matesina e provinciale . Da isituire ed attivare i consorzi intercomunale per le spese di funzionamento entro il 29 aprile . L’appello è dell’ex consigliere comunale di Fontegreca Marco Fusco. “Aversa, Capriati A Volturno, Capua, Carinola, Marcianise, Piedimonte Matese, Pignataro Maggiore, Sessa Aurunca, Teano, Trentola Ducenta: ecco l’elenco degli uffici di Giudice di Pace dipendenti dal tribunale di Santa Maria Capua Vetere cancellati dal Ministero della Giustizia con il decreto da poco pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale.
Un altro colpo mortale- dice Fusco- per il territorio matesino con la cancellazione, ope legis, dei due uffici giudiziari di Capriati A Volturno e Piedimonte Matese. Ma tutti questi tagli possono essere evitati. Infatti il nuovo decreto ministeriale apre i termini per gli enti locali che vogliono salvare gli uffici giudiziari territoriali a una condizione però: che si accollino tutte le spese di funzionamento. Occorre dire che in precedenza diversi comuni avevano deliberato, anche attraverso la costituzione di consorzi di comuni, per il mantenimento dell’ufficio ma tutte le istanze arrivate al Ministero sono state per così dire cestinate. Occorre ricominciare da zero. Il Ministero della Giustizia ha appena pubblicato tramite apposito decreto la nuova geografia degli uffici dei giudici di Pace su tutto il territorio nazionale. Capriati e Piedimonte dunque risultano tra gli uffici da sopprimere. Per scongiurare questo pericolo- aggiunge l’ex amministratore- c’è tempo fino al prossimo 29 aprile. Si spera che i sindaci dei due comuni interessati a questo taglio aprano un tavolo tecnico con addetti ai lavori e colleghi primi cittadini dei vari comuni del comprensorio ricadente nel bacino di utenza dei due uffici giudiziari territoriali cancellati da Roma. Due uffici che portano economia in tutto il comprensorio matesino città e che è per i cittadini un servizio indispensabile e di grande utilità. Le comunità locali, come hanno ribadito gli osservatori più attenti, possono decidere: perdere il “classico” giudice di prossimità o conservarlo, facendosi carico delle spese? Toccherà dunque alle amministrazioni scegliere, tuttavia la mossa fatta dal Ministro uscente della Giustizia Paola Severino ha un pregio: quello di chiamare a un’assunzione di responsabilità comune nell’erogazione di un servizio chiave per i cittadini come quello giudiziario. Si dovrebbe costituire un consorzio di comuni per dividere le spese. Occorre agire subito. Per questo l’appello che lancio è rivolto al sindaco di Piedimonte Matese perché prenda l’iniziativa per salvare gli uffici di Giudice di Pace dei due centri dell’area matesina”. Insomma o ora o mai più per recuperare il tempo perduto o forse sprecato