Questo pomeriggio a Gricignano si è svolta una manifestazione contro la puzza. Nel mirino dei manifestanti è finito l’impianto di trattamento rifiuti della Ecotransider presente in zona industriale. A manifestare anche rappresentanti dell’amministrazione comunale di Carinaro, guidati dal sindaco Marianna Dell’Aprovitola, e il consigliere regionale del Pd Lucia Esposito.
Ecco il discorso del sindaco di Gricignano Andrea Moretti.
Plaudo alle associazioni presenti sul territorio, in particolar modo “Terra dei fuochi” di Carinaro che, con impegno e caparbietà, ha voluto questa manifestazione a sostegno della battaglia che unisce cittadini, associazioni e istituzioni, per debellare questo problema della “puzza” che angoscia ed esaspera tutti quanti noi.
Un ringraziamento particolare, naturalmente, va al nostro vescovo sua Ecc. Mons. Spinillo, sempre più protagonista delle sfide della Chiesa del terzo millennio, soprattutto sulle tematiche ambientali, come sta dimostrando insieme a Don Patriciello per “la terra dei fuochi”. Non a caso, infatti, proprio la Diocesi di Aversa è stata designata come sede nazionale della celebrazione della nona giornata della “Salvaguardia del Creato”.
Ringrazio, inoltre, i parroci di Carinaro, Gricignano e Teverola che con il loro impegno hanno dimostrato radicamento al territorio e condivisione delle sofferenze delle loro comunità da loro spiritualmente guidate. La discesa in campo della Chiesa ha conferito ulteriore credibilità alla nostra causa, infondendoci nuove energie per perseguire l’ obiettivo.
Ringrazio, infine, tutti i cittadini che con la loro presenza oggi, dimostrano non solo grande sensibilità verso le tematiche ambientali, ma vero attaccamento ed amore per la propria terra.
Il vostro sostegno dà ancor più coraggio a noi sindaci di questi territori, orgogliosi di essere i rappresentanti di una popolazione matura e consapevole che è un diritto-dovere di ognuno di noi la difesa dell’ ambiente e della qualità della vita.
In diversi incontri, avuti con associazioni e gruppi organizzati delle nostre comunità, ho avuto modo di descrivere lo “stato dell’ arte” di questa azienda che, nasce per il recupero di rifiuti ferrosi per poi passare successivamente allo stoccaggio e al trattamento della frazione umida della raccolta differenziata. I“moniti” e le “diffide” ad adempiere, ricevute dall’ azienda, da parte dell’ ufficio ambiente della Regione Campania, dopo i controlli dell’ ARPAC e dei NOE, che hanno più volte riscontrato irregolarità ed inadempienze, testimoniano quanto la lavorazione effettuata non rispetti i parametri stabiliti dalla legge.
L’ azienda è stata già più volte diffidata ed invitata, (vi cito testualmente le parole dell’ ultima diffida del 28 Maggio 2014) ”ad eliminare nelle more della definizione del procedimento penale, le gravi difformità ed irregolarità rilevate dall’ ARPAC entro e non oltre il termine di 30 giorni, con l’ avvertenza che la reiterazione delle violazioni contestate comporterà l’ avvio del procedimento per la sospensione dell’ attività e successiva revoca dell’ autorizzazione concessa”. Ma, nonostante le ripetute diffide, mi duole constatare che gli uffici competenti non si sono assunti la responsabilità finale di avviare la sospensione dell’ attività, chiudendo la lavorazione dello stoccaggio dell’ umido, forse per evitare un’ emergenza rifiuti, visti i tanti comuni che conferiscono tale frazione proprio in questa azienda.
Ma noi non ci stiamo ad interpretare il ruolo di vittime sacrificali a causa di negligenze altrui e siamo qui a ribadirlo con grande energia! Il comune di Gricignano a sua volta, come pure il comune di Carinaro, si è organizzato per lo smaltimento della frazione umida, presso aziende che fanno compostaggio lavorando nel rispetto delle regole e soprattutto lontano dai centri abitati, mentre qui le abitazioni sono solo a qualche centinaio di metri.
Ormai non ne possiamo più, invitiamo l’ amministrazione giudiziaria ad avere più a cuore la salute di queste popolazioni, al di là degli interessi aziendali ed a difendere il nostro diritto alla salute e ad una qualità della vita consona ad una società che vuole definirsi “civile”. Se non ci saranno risposte adeguate, dai vertici dell’ azienda o da parte degli uffici competenti della Regione, ci penserà il sottoscritto a chiuderla in qualità di massima autorità sanitaria del territorio di Gricignano, dopo aver naturalmente verificato i risultati dello studio, commissionato alla facoltà di “Scienze ambientali” della Seconda Università degli studi di Napoli. L’ attendibilità dei dati scientifici che l’ Università ci metterà a disposizione, ci permetterà di affrontare chiunque voglia smentire le nostre ragioni fin quando questo problema, che angoscia ed esaspera tutti noi, non sarà risolto! Voglio però subito sgombrare il campo da equivoci, precisando che la nostra non è, e non sarà mai, una battaglia ideologica o politica. Non è, e non sarà mai, un proclama elettorale o un’ azione di forza contro chi fa impresa con competenza, onestà e nel pieno rispetto delle regole, ma solo una lotta per la legalità a difesa del diritto alla vita, vissuta nel senso pieno e completo del termine. Siamo qui per dare voce e forza alle nostre legittime rivendicazioni, perché seppur con tante problematiche e contraddizioni noi amiamo la nostra terra.
E’ qui che viviamo, lavoriamo e andiamo a dormire con la speranza, ogni sera purtroppo disattesa, che la qualità dell’ aria sia definitivamente tornata alla normalità. E invece, questa maledetta puzza nauseabonda, attanaglia le nostre notti e i nostri respiri solo perché, come altri, non viviamo in riva al mare o andiamo a dormire al sicuro!
Ai lavoratori, impegnati in questa azienda, voglio dire che la nostra battaglia non è contro i vostri posti di lavoro. La nostra è una giusta causa che riguarda anche voi e i vostri diritti, perché lavorare in un luogo insalubre significa mettere a rischio la propria salute e la vita stessa.
Un appello particolare lo rivolgo alla Regione Campania ed agli uffici competenti, affinchè valutino nel giusto modo, nelle prossime conferenze dei servizi, l’ AIA e la VIA e che queste conferenze non durino all’ infinito, com’ è avvenuto con questa, ancora in corso, ormai da oltre due anni a dispetto dei canonici 90 giorni stabiliti per legge e che non vengano reiterate all’ infinito le diffide prodotte perché l’ azienda, con questa provvisorietà e precarietà, continua a fare lavorazioni non autorizzate ed inquinanti. Mi appello, inoltre, alle forze politiche di ogni schieramento, perché vigilino affinchè tutte le procedure avvengano nel rispetto delle regole.
Occorre mettere, una volte e per tutte, la parola fine alle attività irregolari di questa azienda che da ECO-Transider è diventata ECO-Mostro!
Il nostro impegno non si ferma qui ma continuerà in tutte le sedi istituzionali ed associative presenti sul territorio. Tra una settimana, tra l’ altro, è programmata un’ audizione dei sindaci in Regione con l’ assessore all’ ambiente e l’ ARPAC, fatto questo che ci infonde ulteriore fiducia. Siate certi che, comunque, questa manifestazione non sarà il compimento della nostra azione, ma solo una tappa di un percorso civile ed istituzionale che, siamo convinti, produrrà risultati concreti. La grande partecipazione di popolo di oggi, testimonia una unione di intenti che supera ogni colore o bandiera politica, perché la vita di ognuno di noi, il futuro dei nostri figli e le battaglie ambientali non possono avere un’ appartenenza politica.
Solo così, tutti insieme uniti, possiamo essere protagonisti della tutela e della rinascita di questi nostri splendidi territori. Grazie.