Nella mattinata odierna, personale della Polizia di Stato di Caserta ha dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura della Repubblica, a carico di 13 persone. Il provvedimento restrittivo in argomento è stato adottato all’esito di una complessa indagine nel 2015 delegata da questa Procura della Repubblica e condotta per circa 3 amii dalla Squadra Mobile di Caserta, congiuntamente alla DIGOS, con la quale è stata disarticolata un’associazione a delinquere dedita stabilmente alla corruzione di funzionari pubblici e all’alterazione dei procedimenti amministrativi per il rilascio di titoli di abilitazione alla guida. Infatti, attraverso un meccanismo che prevedeva la corresponsione di una somma di denaro che oscillava dai 1300 ai 2500 euro, l’organizzazione criminale garantiva al soggetto interessato di turno l’ottenimento della patente di guida grazie a pregressi accordi corruttivi raggiunti sia con il direttore che con alcuni dipendenti della Motorizzazione Civile di Caserta. Nel dettaglio, durante l’indagine emergevano le figure di Silvestro Ferraro 61enne di Sparanise, proprietario dell’autoscuola “Silvano” di Marcianise (formalmente intestata alla moglie: Assunta Ippolito, 62enne di Marcianise) e di Gaetano Aurilio, 65enne di Bellona, già direttore della MCTC di Caserta, quali promotori e organizzatori dell’associazione ‘de qua’. Proprio Ferraro e Aurilio ricevevano somme di denaro dai soggetti candidati al rilascio della patente di guida al fine di “truccare” le prove di esame. Parte degli introiti erano poi utilizzati per la corruzione di pubblici ufficiali della Motorizzazione al fine sia di omettere i controlli sull’identità dei partecipanti alle prove sia di alterare i verbali di esame. L’operazione coinvolgeva anche alcuni titolari di autoscuole che, quali membri organici all’associazione a delinquere, dirottavano i candidati in una sessione di esame piuttosto che in un’altra allo scopo di intercettare la commissione compiacente. I predetti, fruitori diretti di somme di denaro elargite dal Ferrara Silvestro e dai proprietari di altre agenzie, avevano il compito di predisporre e consentire la partecipazione alle sessioni di esame di soggetti appositamente individuati e condotti in loco omettendo, nel corso delle prove, di effettuare i prescritti controlli circa l’identità dei candidati presenti e consentendo, in tal modo, la partecipazione dei sodali aventi il ruolo di sostituti ovvero di suggeritori.

Sulla base delle risultanze investigative raccolte, l’Autorità Giudiziaria ha emesso la misura cautelare in carcere per: Silvestro Ferraro, nato a Sparanise il 15.9.1958; Donato Ferraro, nato a Marcianise il 23.3.1951; Giuseppe Ferraro, nato a Napoli il 26.03.1975; Francesco Arpino, nato a Caserta il 15.07.1981; Franco Di Dio, nato a Marcianise il 23.12.1984; Vincenzo Di Dio, nato a Caserta il 24.09.1983; Francesco Iadicicco, nato a Marcianise il 27.06.1993; Antonio Barbato, nato a Piedimonte Matese il 06.12.1958. Mentre ad essere stati raggiunti dal provvedimento di custodia cautelare degli arresti domiciliari, sono: Francesco Ferraro, nato a Maddaloni il 22.10.1996; Raffaele Longobardi, nato a Caserta il 16/10/1951; Pasquale Fusco, nato a Caserta il 22.06.1970; Gaetano Aurelio, nato a Bellona il 07.03.1954; Xhoni Malaj, nato in Albania il 18.02.1978.

 

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